MAI COME OGGI dall’instaurazione della Repubblica, le parole Resistenza, Liberazione, Costituzione, devono riappropriarsi del loro vero significato. In un’Italia ingiusta, fin dalle fondamenta, pietosamente ridicola – da “burlesque” istituzionalizzato – già borderline e anche oltre, il sangue di milioni di persone, le voci oneste e perseguitate dei dissidenti, il sacrificio ed il valore dei padri costituenti, sono e continuano ad essere vilipesi, offesi, lacerati. Occorre una nuova Resistenza, difficilissima anche questa, perché si tratta di spostare macigni che non siano gli stessi di Sisifo, ma non possiamo scoraggiarci, non è questo il momento per poterci permettere il lusso di scoraggiarci. Resistere a tantissime cose, troppe.
RESISTERE :
- A questa politica dei miliardi di euro a disposizione di famiglie e lobby partitiche.
- Al danno e alla beffa causati dai molti politici impostori e millantatori.
- Alla dittatura finanziaria.
- Alla dittatura dell’ignoranza e dell’arroganza.
- Alle ingiustizie sociali macroscopicamente insopportabili.
- Alla mistificazione della verità, che non si arresta, nonostante il velo ingannatore sia caduto già da un pezzo.
- Alle mafie “legali” e illegali.
- All’oratoria, alla lingua, alla mimica, desuete e vomitevoli.
- Alle “passerelle”, all’esibizionismo di chi, oggi, non ha più nulla da dire, né, in passato, ha saputo dire e fare.
- Agli stessi cognomi che si perpetuano in cariche politiche e lavorative.
- Alla tassazione simile solo a quella dei paesi civilissimi del Nord Europa, per avere in cambio immondizia reale e metaforica.
- Ai compensi stratosferici delle categorie privilegiate, di contro al suicidio della giovane di Cosenza, brillante ingegnere, precaria umiliata, e di tanti altri.
- Al furto sfacciato e spietato del futuro dei nostri figli.
E tante altre cose ancora…
L’imminente festa della Liberazione ci faccia riflettere sulla necessità assoluta di un percorso nuovo, che ci liberi da quella “libertà” che ci hanno fatto credere di avere, e ci restituisca quella vera, quella che spetta, di diritto, al cittadino.
1 commento
Salvatore Borelli
24 aprile 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Condivido Rosanna! Abbasso Sisifo…e l’Italia Fantozziana!