• By by Bossi. Finiti vent’anni di egemonia dell’antipolitica della Lega. Ma ora bisogna far finire anche lo scandalo dei soldi pubblici ai partiti
    06/04/2012 | Rosanna Giovinazzo | Edicola di Pinuccio

    ANCHE L’ANTIPOLITICA è un dramma. Perché la politica può dare il senso di comunità e di progresso civile e sociale. Ma la buona politica, quella che da troppo tempo ormai non vediamo, avviluppata com’è in un sistema di corruzione, di privilegi che offendono il lavoro e la sua dignità, di sfrontatezza, di impunità, di proposte impiantate sul nulla o sul populismo più bieco. Una legge, quella del rimborso elettorale, che ha trovato il modo di soddisfare pienamente la consuetudine, ahimè tutta italiana, del fatta la legge, trovato l’inganno. Ed è divenuta fonte di affari, di loschi affari, ma è giunto il momento in cui non si può più parlare di responsabilità personali, del singolo tesoriere-faccendiere, pecora nera, neo, errore, eccezione in un gruppo di politici onesti.

     

    No, non è credibile, gli scandali sono tanti, troppi. E tante sono le connivenze, i nepotismi, le saghe familiari, i demeriti assurti a meriti, i partiti-feudo ad uso e consumo proprio. E tutto questo, paradossalmente, si nutre e prolifera nel momento di maggiore bisogno di onestà istituzionale, considerata la crisi lacerante che stiamo vivendo. Lo scandalo che ha coinvolto la Lega fa un effetto ancora più forte perché, oltre alle illegalità che stanno emergendo, ci sono aggravanti, che hanno come denominatori comuni, un’ignoranza e un’arroganza spaventose: miseria propositiva, anti-storia, venti anni di imbarbarimento, vilipendio delle istituzioni, nomina a sottosegretario di un ex buttafuori, mimica triviale e vomitevole, stipendi da favola a pluribocciati, massa osannante il nulla ecc. ecc.

     

    Bossi si è dimesso! Gli Evviva su facebook sono tantissimi, con gioia, aggiungo anche il mio. Ma adesso, la politica buona, che c’è, anche se in netta minoranza, deve imporsi e risorgere, dando segnali forti. E inizi a farlo con regole chiare, precise, inequivocabili che possano: ridimensionare, e di molto anche, le cifre astronomiche destinate ai partiti; far applicare regole severe e trasparentissime sulla gestione del denaro pubblico; stabilire sanzioni penali che siano veramente dei deterrenti; infine, eliminare, da subito, i rimborsi elettorali, che poi tali non sono, a partiti inesistenti. Questi i provvedimenti urgenti, perchè tutti abbiamo bisogno, per andare avanti, di una politica buona.