REGGIO CALABRIA – Tra pochi giorni oltre 12 mila ex Lsu addetti alle pulizie delle scuole rischiano di rimanere senza lavoro, nell’indifferenza della politica nazionale, intenta nell’eterno gioco del potere, e di quella locale, sempre più distante dalle reali necessità della gente nonché spesso addirittura all’oscuro delle terribili tragedie di cui sempre più famiglie sono vittime. Il 28 febbraio, esaurito l’ultimo stanziamento di 34,6 milioni previsto dalla legge di stabilità, ben 1300 lavoratori calabresi (di cui 600 nella sola provincia di Reggio Calabria) rischiano il licenziamento, con conseguenti e drammatiche ripercussioni per la sicurezza igienico-sanitaria degli ambienti scolastici. Questo disastro, ripetutamente annunciato, è l’inevitabile frutto di una gestione irresponsabile dell’intero settore dell’istruzione che, a tutti i livelli amministrativi, è stato negli anni bistrattato e affondato a colpi di scure: gli innumerevoli tagli subiti dalla scuola pubblica hanno portato inevitabilmente a un incancrenirsi di interi settori a essa fittabilmente connessi, ultimo tra tutti quello dei servizi di pulizia.
L’ulteriore riduzione delle risorse destinate all’essenziale lavoro degli ex Lsu, nonché la loro ripartizione territoriale e collegiale inadeguata e spesso non corrispondente alle esigenze delle singole realtà (che portano a carenze in alcune scuole ed eccedenze in altre), portano oggi a un’altra straordinaria condizione di disequilibrio tra il Nord e il Sud d’Italia, sulle spalle ancora una volta dei lavoratori e della famiglie calabresi. Siamo davvero stanchi di questo trattamento e, aderendo alla vertenza della Cgil prevista per domani martedì 25 febbraio in Piazza Italia davanti alla sede della Provincia di Reggio Calabria, ci siamo già attivati per chiedere alla deputazione Sel una interrogazione parlamentare atta a richiamare l’attenzione dell’attuale nuovo governo su questo ennesimo dramma sociale. Insieme ai lavoratori precari e alle loro famiglie chiediamo inoltre al Presidente Raffa, ai sindaci della Provincia e ai Dirigenti scolastici interessati un energico intervento presso il MIUR affinché si attivi per prorogare l’attività in essere fino all’insediamento del nuovo Governo e la riconvocazione del Tavolo Governativo che, auspichiamo, possa essere stavolta definitivamente risolutivo.