• A3, il lato nascosto del nuovo tracciato. Un lettore ci scrive: Svincolo di Bagnara, cancellato da tempo. Inutili le lacrime di coccodrillo
    12/11/2012 | Domenico Rositano | Edicola di Pinuccio

    (foto: d'amico)

    SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE – Svincolo di Bagnara Calabra, ormai solo un felice ricordo. Inutile destarsi adesso e rivendicare il maltolto quando la realtà e sotto gli occhi di tutti. Nel 2013 si concluderanno i lavori. Gli autoveicoli ormai percorrono il nuovo e definitivo tracciato a palese dimostrazione del manifesto disinteresse dei politici, in relazione alle esigenze di quel cospicuo corpo elettorale che, all’epoca, ha creduto in loro. A spiegare la situazione è l’onnipresente e pragmatico Domenico Rositano cordinatore del movimento “E’ l’ora. Uniti per cambiare” il quale, sempre a titolo gratuito ed ispirato esclusivamente dall’amore per la verità, tiene a precisare come la comunità aspromontana sia stata, ancora una volta, burlata fin dal 2007 da un sistema a tutto finalizzato fuorché allo sviluppo del territorio. La denuncia di Rositano si riferisce al sindaco Sacca, all’assessore regionale Luigi Fedele e al consigliere provinciale Domenico Fedele – che, nei periodi cui ci riferiamo, ha ricoperto la delega alla viabilità della Provincia di Reggio Calabria- ed a tutti i sindaci del comprensorio.

     

    “Nessuno di loro si è preoccupato di informarsi sul destino di quello snodo autostradale che agevolava le comunicazioni a circa una decina di comuni. A lavoro ultimato si assiste al risveglio generale: manifestazioni, marce su Reggio e su Roma, i sindaci sembrano cadere dalle nuvole e rivendicano il maltolto … ma a qual fine? E’ stato tutto deciso già nel 2007. All’epoca in cui su incarico dell’Anas il Certet dell’Università Bocconi di Milano, stilò il rapporto definitivo del V Macrolotto dell’Autostrada A3 – per intenderci il tratto autostradale che si estende tra le località di Gioia Tauro e Scilla. Un documento tanto semplice quanto decisivo. Ma nessuno ne ha fatto menzione per cinque anni. Sarebbe ora di rendere edotti i cittadini in merito.” L’attento eufemiese si premura di riportare i contenuti salienti del documento. Pag. 4: “il progetto prevede la realizzazione di 2 nuovi svincoli, il primo in corrispondenza di Palmi, il secondo in prossimità dell’esistente svincolo di S. Elia, in futuro denominato svincolo di Bagnara Calabra…” Pag 5: “Ai costi di compensazione sono invece ricondotti gli interventi di adeguamento dell’attuale sede autostradale compresa tra gli svincoli di Bagnara Calabra e S. Elia, finalizzati alla sua conversione a strada di tipo IV delle norme CNR/80 ed all’inserimento di una pista ciclabile, nonché all’adeguamento a strada di tipo C1 secondo il DM 05/11/01 dell’attuale sede autostradale inclusa tra lo svincolo di S. Elia e la strada provinciale S. Elia – Barritteri – Seminara; l’ammontare dell’intervento assomma a 1,60 milioni di Euro.” Pag 19: “A tale proposito si ricorda che il tratto autostradale incluso tra l’attuale svincolo di S.Elia ed il futuro innesto di Bagnara Calabra sarà oggetto di un intervento di adeguamento, con la riduzione della sede stradale a strada di tipo IV delle norme CNR/80 e, soprattutto, l’inserimento di una pista ciclabile ad uso sia dei residenti, sia dei turisti.”

     

    domenico rositano

    “A che pro dunque -continua Rositano- gli stessi politici che allora hanno tralasciato il problema sollevano tutto questo polverone? È chiaro che non otterranno nulla, bisognava opporsi prima che i cantieri venissero aperti, non adesso che sono sul punto di chiudere: ormai le macchine passano! Ormai le risorse economiche sono ultimate! Sono state create kilometriche gallerie che hanno comportato spese inaudite, e si è risparmiato su uno svincolo il cui mantenimento avrebbe comportato una spesa del tutto esigua. E adesso … si bussa casa per casa per finanziare Don Chisciotte nella lotta contro i mulini a vento. Io cerco come sempre di mettere le cose in chiaro e smascherare chi ancora, inesorabilmente, cerca di illudere e speculare su realtà che riguardano il collettivo. Occupandomi della cosa, ho ricercato –ovviamente a titolo gratuito ed al di fuori da qualsivolglia contesto politco- una soluzione ottimale, scomodando seri professionisti. La conclusione cui sono giunto è che ormai è troppo tardi. Questo il responso che ho dato anche all’attuale assessore provinciale all’Urbanistica Giuseppe Pirrotta, quando con tutta sincerità ed interesse si è rivolto a me. L’unica tenue speranza alla quale io e l’assessore – che nel periodo decisivo,non ricopriva un ruolo di cosi grande spessore – ci aggrappiamo è quella di conservare lo storico svincolo creando un’alternativa valida, ovvero una variante consistente in un innesto nella nuova autostrada dal vecchio tracciato. Il progetto –che verrà a breve presentato dall’assessore al Consiglio generale dei Lavori pubblici- prevede la costruzione di una corsia di accelerazione verso sud in località “Vermena” fra le due gallerie nuove a 500 metri dal vecchio svincolo utilizzando la vecchia arteria nord. E la costruzione utilizzando 500 metri di vecchia autostrada sud di tre corsie distinte in: accelerazione e decelerazione in direzione nord, decelerazione sud il tutto rientrerebbe tecnicamente tra le gallerie artificiali e le gallerie di forma quadrata: I costi di realizzazione dell’opera sono inferiori al vecchio progetto del 2005 che costava circa 20 milioni di euro. Si tratta di un progetto attuabile con il minimo dispendio, ma ripeto, siamo molto in ritardo.

     

    Concludo con una richiesta di chiarimenti a chi è stato legittimato a rappresentarci: perché nel V Macrolotto da Gioia Tauro a Scilla (29,800 KM) sui 5 preesistenti svincoli è stato soppresso solo lo storico innesto di Bagnara Calabra? Che impatto economico avrebbe avuto il mantenimento dello snodo di Bagnara Calabra rispetto alla realizzazione di due gallerie? e come mai ricompare un nuovo svincolo! Quello di Laureana di Borrello, situato al km 377+750. per un costo di 38,087 Ml€? lasciamo al lettore trarre le sue conclusioni.