CINQUEFRONDI – Il Consiglio comunale di Cinquefrondi nell’ultima seduta ha approvato un ordine del giorno presentato dal gruppo “Rinascita per Cinquefrondi” riconoscendo il diritto umano all’acqua come bene comune pubblico e quindi che la gestione del servizio idrico integrato si deve ritenere un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.Grande è la nostra soddisfazione per una norma di civiltà che ci ripaga delle tante battaglie effettuate negli ultimi anni. Grande deve essere anche la soddisfazione del popolo di Cinquefrondi, il quale con la raccolta firme per l’inserimento della norma nello statuto e l’ampio superamento del quorum nel referendum della scorsa primavera ha contribuito attivamente a questo risultato.Si è finalmente compreso che la battaglia sull’acqua pubblica è anzitutto una battaglia di civiltà che investe un bene primario ed inalienabile. La decisione assunta dal consiglio comunale rappresenta una bella notizia non solo dal punto di vista politico, ma anche perché dimostra che la questione della pubblicizzazione dell’acqua assume sempre più centralità nelle politiche da assumere per gli enti locali. Altrettanto importante è stata ’approvazione di un ordine del giorno sollecitato sempre dal gruppo di Rinascita che impegna anche il nostro comune per un NO netto alla costruzione del rigassificatore di San Ferdinando, ecomostro che provocherebbe ulteriori danni ambientali dopo quelli già subiti a causa dell’inceneritore di Gioia Tauro in fase di raddoppio e della centrale Turbogas di Rizziconi. Due buone ragioni per ribadire che il territorio è nostro e lo tuteleremo. Due ottimi risultati che nascono da un’opposizione che contribuisce a far assumere rilievo e centralità alla nostra cittadina ed un ruolo attivo che da tempo invochiamo. I consiglieri comunali di Rinascita per Cinquefrondi Avv.Michele Conia Avv.Flavio Loria
-
Acqua bene pubblico e no al rigassificatore. Doppia soddisfazione di Rinascita per Cinquefrondi in consiglio comunale24/03/2012 | F. Loria, M. Conia, Rinascita per Cinquefrondi | Comunicato