I cittadini di Nicotera lo avevano promesso, sarebbero rimasti vigili e pronti a rialzare la guardia qualora gli accordi presi con la Regione non fossero stati rispettati e così è stato. Questa mattina il paese è stato bloccato all’altezza di Via Tondo, punto nevralgico in quanto è lì che si trova il bivio che conduce a Tropea da una parte e a Vibo Valentia dall’altra.
Evento scatenante di questa nuova azione di forza l’assenza al Tavolo Tecnico fissato in Regione lo scorso lunedì, 1 agosto, del Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nicotera Ing. Carmelo Ciampa, dal momento che tale assenza avrebbe potuto compromettere l’erogazione dei finanziamenti regionali per il sistema idrico e fognario della cittadina. I nicoteresi senza perdere tempo hanno riferito sull’accaduto in Prefettura che si è messa in contatto con l’Ing. Pallaria facendo sì che l’Ing. Ciampa fosse nuovamente convocato presso la Regione ad un nuovo Tavolo Tecnico fissato per questa mattina, Tavolo al quale quest’ultimo, accompagnato da due amministratori, ha presenziato.
I manifestanti hanno sbloccato la cittadina soltanto nel momento in cui hanno ricevuto dai due delegati del movimento presenti in Regione, l’Ing. Antonio D’Agostino e il Geometra Beniamino Lapa, l’esito positivo dell’incontro. Per dirla con le parole dell’Ing. D’Agostino: “Oggi registriamo un’altra battaglia vinta. Al Tavolo tecnico regionale abbiamo fatto sottoscrivere l’impegno ad erogare 250.000 euro che si vanno a sommare ad altri 373.000 impegnati in precedenza per interventi di somma urgenza riguardanti la costruzione di alcuni pozzi e la risoluzione delle maggiori criticità della rete fognante (tutti esplicitati nel verbale redatto dalla delegazione dei cittadini e sottoscritto dal responsabile regionale ing. Pallaria).
Intanto la SORICAL, che per quasi due anni ha tolto il diritto all’uso dell’acqua ai nicoteresi (ed i cui principali dirigenti siedono in tribunale a Vibo V., a seguito dell’inchiesta “Acqua sporca” legata alla vicenda dell’Alaco), ha finalmente messo mano (e soldi) ad un impianto di depurazione dell’acqua, ancora oggi marrone e maleodorante. Entro un paio di settimane i nicoteresi, si spera, dovrebbero tornare ad avere l’acqua incolore, inodore e insapore. Come detta la legge che fino ad oggi è stata calpestata.
A settembre poi faremo parte di un altro Tavolo regionale per gli interventi strutturali mirati a intervenire sui tanti agenti inquinanti che deturpano il nostro mare.”
Un grande risultato raggiunto quindi da questo movimento nato dal malcontento di un’intera cittadina e che con il passare del tempo è riuscito a coinvolgere un numero sempre maggiore di nicoteresi e non. Tante le affollatissime e partecipate assemblee popolari e l’interesse dell’intera regione riguardo a questa realtà. Il movimento si sta inoltre sviluppando al suo interno dove si stanno delineando dei veri e propri gruppi di lavoro, da quello meramente tecnico a quello dedicato ai social e alla comunicazione, a quello legale. Si sta anche pensando ad un nome da dare al movimento e ad un canale ufficiale dal quale comunicare sulle iniziative, le assemblee e ogni altra cosa riferibile ad esso.
Vinte alcune battaglie dunque, ma la guerra è ancora lunga. Intanto i nicoteresi promettono di non abbassare la guardia e di vigilare affinché dei fondi della Regione sia fatto un utilizzo responsabile e mirato agli interventi per i quali sono stati erogati. Un lavoro di controllo costante dunque che a settembre vedrà anche il concretizzarsi dei primi interventi concreti relativi all’annosa questione del mare sporco.