REGGIO CALABRIA – Che strano personaggio è il dott. Carlo Alberto Porcino, Presidente del CDA della Sogas ! E’ proprio strano! Ed è anche un simpatico burlone, uno che pensa che i reggini ed i lavoratori siano dei creduloni. Infatti, negli ultimi due anni, con cadenza regolare, ha annunciato, a mezzo stampa, mirabilie e meraviglie per l’Aeroporto dello Stretto, con nuovi voli, con il superamento del tetto dei 600 mila passeggeri, con i bilanci a pareggio. E con lui a fare il coro anche il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Raffa, che lo ha nominato e… riconfermato. Tanto è vero che abbiamo assistito stupefatti a conferenze stampa nelle quali si diceva che i bilanci del 2011 e 2012 erano in pareggio e che sarebbe cominciata una nuova storia per la Sogas: i soci non avrebbero piu’ dovuto ripianare le perdite di esercizio come ha trionfalmente annunciato l’11 gennaio 2012. Toh!!! Oggi invece annuncia che la Sogas si avvia verso il fallimento e la chiusura, e che la colpa è da addebitare, guarda caso, ai lavoratori che costano troppo ed ai sindacati che li difendono. Ma come, se la Società è in fallimento, come afferma Porcino, la salvano i lavoratori con la cassa integrazione? E’ proprio un gran simpaticone Porcino!
Ma questa, invece, è un vertenza seria, che ha bisogno non di boutade e di improvvisazioni ma di un vero e concreto progetto di sviluppo che fino ad oggi è mancato. Che ruolo ha avuto il Presidente della Provincia Raffa, oltre che nominare Porcino a Presidente della Sogas ed a fare anche lui trionfalistiche affermazioni, nell’elaborazione di un progetto di rilancio per l’Aeroporto dello Stretto? Che capacità di interlocuzione ha avuto con la Giunta Regionale calabrese, anch’essa pesantemente responsabile della crisi dell’azienda? E con le Istituzioni siciliane quale raccordo vero ha saputo creare in questi anni? Evidentemente occorre altro. Sono necessari veri progetti di rilancio dell’Aeroporto dello Stretto. Noi proponiamo che a questo punto occorra convocare gli Stati Generali dello Stretto con le Istituzioni, il mondo imprenditoriale, le OO.SS calabresi e siciliane per elaborare e rendere concreto un progetto di sviluppo del “Tito Minniti”. Nel frattempo, in attesa delle doverose e necessarie dimissioni di Carlo Alberto Porcino, noi lavoriamo a salvare i dipendenti dell’azienda e la capacità operativa dello scalo.