• Ambiente. Pubblicati dall ‘Arpacal i report sulla qualita’ dell’aria ad Africo e nell’area di San Ferdinando-Gioia Tauro
    02/02/2015 | Arpacal, sito istituzionale | Comunicato

    CATANZARO – Sono online da questa mattina, sul sito web www.arpacal.it nella sezione Dati Ambientali, i report sulla qualità dell’aria nei comuni di Africo (RC) e dell’area urbana di San Ferdinando e Gioia Tauro (RC), realizzati nel 2014 dal Servizio tematico Aria del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). La campagna di rilevamento è stata diretta da Mariano Romeo, dirigente del Servizio competente del Dipartimento reggino dell’Arpacal, e curata dai tecnici Emilio Centorrino e Pasquale Crea con l’ausilio di un laboratorio mobile in grado di rilevare gli inquinanti presenti in maniera diffusa nell’aria, a livello del suolo, e provenienti da più fonti emissive. “La campagna di monitoraggio, con due laboratori mobili – è detto nel Report dedicato all’area di San Ferdinando e Gioia Tauro – è stata condotta a seguito dell’attivazione dell’unità di crisi relativamente all’emergenza di protezione civile di cui all’atto Prefettizio n.50779/W/P.C. attivata dalla Prefettura di Reggio Calabria per Attuazione del piano di emergenza – Transloading containers contenenti sostanze pericolose presso il Porto di Gioia Tauro”.

     

    Relativamente al comune di Africo, invece, il Report dell’Arpacal riferisce che – “la campagna di monitoraggio è stata condotta a seguito della richiesta del Dott. Versace, Sindaco di Africo, in merito alla problematica relativa all’incidenza di mortalità per tumore nella via Matteotti dello stesso Comune”. I due report, nei quali vengono analizzate tutte le procedure di monitoraggio utilizzate e tutti gli inquinanti studiati, dopo l’opportuna fase di validazione dei dati e la comunicazione agli enti territoriali competenti, permettono di evidenziare l’andamento, nel periodo di monitoraggio, dei fattori inquinanti (benzene, pm10, ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio e biossido d’azoto), valutandone gli eventuali superamenti dei limiti previsti dalle normative vigenti. Per entrambi i report, hanno concluso i tecnici Arpacal, “dall’analisi globale dei dati acquisiti, relativamente al periodo di monitoraggio, si può rilevare che la salubrità dell’aria si è mantenuta nei limiti imposti dalla normativa vigente”.