ANOIA – Inaugurata Piazza Nassirya lo scorso 12 novembre ad Anoia. La data è stata scelta dal primo cittadino, Alessandro Demarzo, per celebrare, anche ad Anoia, il dodicesimo anniversario della strage di Nassirya, costato la vita a diversi militari. L’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale di “Sveglia” ha raccolto nella piazza rappresentanti politici, militari e religiosi vicini al Comune. Tutto è partito con i ragazzi dell’Istituto comprensivo Anoia- Maropati-Giffone che hanno intonato l’Inno di Mameli davanti al monumento ai caduti ancora da scoprire.
Poi la parola al parroco, don Cesare Di Leo, il quale, dopo aver dato il benvenuto alle numerose famiglie di Anoia che hanno partecipato, ha ricordato l’importanza di una manifestazione per ritrovare il senso di appartenenza ad un paese, ad una comunità e allo stato. Lo stesso, prima di procedere alla benedizione, ha anche ribadito che la piazza è stata denominata dai cittadini sempre “piazza Anoia” e che la Chiesa ha tenuto in grande considerazione questo luogo nell’organizzazione di diverse iniziative religiose, perché punti di incontro tra gli abitanti di Anoia. L’iniziativa è entrata nel vivo con il primo cittadino, Alessandro Demarzo, il quale dopo aver menzionato il progetto originario dell’opera, ideato nel settembre del 2000 dall’associazione Sirio, che prevedeva appunto di chiamare la Piazza con il nome del piccolo centro pianigiano, ha dimostrato l’impegno dell’amministrazione comunale partito nel lontano 2003 e culminato con l’inaugurazione. Demarzo ha anche voluto citare, uno per uno, i nomi dei caduti nella strade di Nassiriya del 12 novembre 2003, paragonando i soldati a buoni samaritani e facendosi sostenitore di una cultura di pace.
Parole di apprezzamento nei confronti dell’iniziativa sono state pronunciate dal presidente della giunta provinciale Giuseppe Raffa, che ha definito “coraggiosa” la scelta di Demarzo, ricordando che «non sempre le amministrazioni comunali sono così sensibili da ricordare chi ha dato la vita nelle missioni di pace, senza alcun timore ma perseguendo il fine della missione». Suoni di tromba del giffonese Giuseppe Giacobbe, palloncini tricolore fatti volare in aria, una corona d’alloro hanno sancito un clima di commemorazione e festa.
Presenti all’iniziativa anche i Carabinieri della Stazione di Cinquefrondi, guidati dal maresciallo, Massimo Miozzo, il Corpo forestale dello stato di Laureana di Borrello, i rappresentanti istituzionali di Giffone, Melicucco e Galatro, Pasquale Spanò, Francesco Nicolaci e Carmelo Panetta, il dirigente scolastico, Antonio D’Alterio, e i ragazzi dell’Istituto comprensivo, Anoia-Maropati-Giffone, le associazioni di volontariato e image, le suore missionarie del Catechismo, rappresentate da suor Rosa Altamore e il consigliere regionale, Giovanni Arruzzolo che ha rivolto un pensiero particolare ai caduti di Nassiriya e alle loro famiglie.