CITTANOVA – L’inaugurazione del nuovo “Museo delle varette” è fissata per lunedì prossimo, 30 settembre. Nel giorno delle celebrazioni del santo patrono di Cittanova, San Girolamo, l’amministrazione comunale e la parrocchia retta dall’arciprete don Giuseppe Borelli, taglieranno il nastro ad un concetto profondo, prima che ad un progetto a lungo inseguito e ad un edificio dedicato all’arte sacra e rivolto ala comunità. «Lavoriamo sull’identità collettiva e sul pilastro della cultura cittanovese» ha spiegato il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà.
Il Museo delle varette ospiterà dieci degli undici gruppi scultorei del Venerdì Santo. Opere scolpite dai Vincenzo e Francesco Biangardi, padre e figlio, durante il corso dell’800. Una summa mirabile della scuola artistica napoletana del XIX secolo unica per genere e modalità di composizione. Le Varette cittanovesi, scolpite nel legno di tiglio, fotografano con scatti indelebili e suggestivi la Passione di Cristo. Nei suoi atti di fede più significativi e toccanti. I gruppi scultorei esposti nel museo di via Zito saranno: Gesù nell’Orto degli Ulivi; la Flagellazione; l’Incoronazione di spine; l’Ecce Homo; la Caduta; la Maddalena; la Desolata; le Tre Croci; la Schiodata; il Sepolcro. La “Pietà” rimarrà custodita nella teca del Duomo cittadino. L’ex palazzina Sip, rivista e restaurata, diventerà un centro di interesse artistico cruciale per intuire la portata del fermento religioso e culturale del XIX secolo.
I Misteri del Venerdì Santo rappresentano, per la comunità cittanovese, e per l’intera Piana di Gioia Tauro, un manifesto identitario, culturale e di profonda fede cristiana. L’amministrazione comunale di Cittanova, in collaborazione con la parrocchia San Girolamo, retta dall’arciprete don Giuseppe Borelli, hanno voluto fortemente un museo capace di accogliere le Varette, così da esaltarne i concetti che le sorreggono e le rendono uniche nel panorama artistico dell’Italia ottocentesca. «L’azione sinergica attivata tra amministrazione e il tessuto sociale, l’associazionismo, e le altre istituzioni terze presenti sul territorio – scrivono il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà e don Giuseppe Borelli, nella lettera di invito all’inaugurazione del museo – ha consentito di sviluppare un vero e proprio manifesto culturale dei valori e delle intenzioni da porre come premessa fondamentale ai progetti di ampio respiro capaci di garantire progresso e visibilità al paese. Valori e intenzioni incardinati nello spirito e negli slanci virtuosi della nostra Costituzione, della nostra Repubblica. In questo contesto, il Comune di Cittanova e la parrocchia San Girolamo di Cittanova, stanno lavorando insieme, guidati dallo spirito di collaborazione, per approfondire, ricercare e valorizzare quei percorsi di fede e cultura religiosa che risultano cruciali ai fini dell’identità locale e cittadina».