CINQUEFRONDI – Dopo il fallimento di Pianambiente, società che si occupava nella maggior parte dei comuni della Piana della raccolta dei rifiuti, il sistema di raccolta ha subìto un periodo di sofferenza accentuato da ripetute emergenze causate dalla chiusura delle discariche autorizzate e dall’abbandono di Veolia nella gestione del termovalorizzatore di Gioia Tauro.
La questione rifiuti, da allora, è finita obbligatoriamente tra i punti più attenzionati da parte delle amministrazioni comunali. Una riorganizzazione del sistema era necessaria. Qualche comune, leggi Cittanova, si era mosso per tempo attivando la raccolta differenziata spinta e non sembrava subìre particolari conseguenze. Altri comuni hanno cominciato ad affrontare il problema dirigendosi verso la gestione diretta o riorganizzandola passando dalla raccolta indifferenziata o leggermente differenziata a quella differenziata spinta. E’ il caso di Polistena, dove da qualche tempo il sindaco Tripodi ha detto basta ed ha fatto rimuovere gli sporchi ed antigienici cassonetti sempre colmi di ogni qualcosa fosse da dismettere ed ha imposto ai cittadini il nuovo metodo distribuendo gli appositi contenitori, dettando le regole e avvertendo sulle sanzioni in caso di inosservanza delle stesse.
Cinquefrondi, nella gestione del dopo Pianambiente, ha proceduto a bandire una gara insieme ai Comuni di Rosarno, San Ferdinando e San Giorgio Morgeto. La gara, espletata dalla Stazione Unica Appaltante, attende solo gli adempimenti burocratici per far partire il nuovo servizio. Nell’attesa , e fin dal momento dell’uscita di scena della società partecipata, il servizio viene ancora gestito da una società privata con il vecchio metodo dei cassonetti mono-operatore distribuiti sul territorio comunale.
E’ di stamattina un’ordinanza del sindaco di Cinquefrondi, Marco Cascarano, registrata al numero di protocollo 7857 e visibile sull’albo pretorio del Comune (clicca qui) che disciplina modi ed orari di conferimento nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati ed invita alla differenziazione nelle more dell’attivazione del servizio di raccolta differenziata spinta. Fin qui nulla di particolare. La particolarità è dettata dal fatto che l’ordinanza riguarda solo i cassonetti “posizionati al confine con i comuni limitrofi” e nel particolare il Viale Pertini, il Viale Matteotti e le strade adiacenti. Un richiamo specifico così stabilisce: “E’ vietato il conferimento al servizio pubblico di raccolta dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti prodotti all’esterno del territorio comunale di Cinquefrondi”. Rispetto dell’ordinanza affidata alle forze dell’ordine e pesanti sanzioni per i contravventori.
L’avvertimento è diretto ai residenti ma anche, presumibilmente, a chi conferisce dall’esterno non avendo alternative. La raccolta indifferenziata è già storia vecchia in alcuni comuni e sta per diventarlo anche a Cinquefrondi che dal 31 ottobre prossimo, data di scadenza dell’ordinanza, vedrà probabilmente partire il nuovo servizio associato di raccolta differenziata spinta.
1 commento
Lucia
2 agosto 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Ho memoria di quando, tanti anni fa, il sindaco del comune di polistena si e’ rifiutato di convenzionare con il comune di cinquefrondi la gestione del mattatoio comunale (il nostro era stato chiuso d’autorità’) per consentire ai macellai di pagare quanto quelli di polistena ed evitare di subire la concorrenza “sleale”.
Questo per dire che non ha nessun senso gestire un servizio di raccolta differenziata come fa polistena segnando a matita una linea sulla provinciale che unisce i due paesi.
Sono tra quelli che non pensa che polistena sia il comune meglio amministrato al mondo (come ritengono tanti del nostro paese …..) e che il futuro sia la conurbazione, o la unione tra più’ comuni, soprattutto per l servizi.
Ma occorrono teste pensanti che sappiano guardare lontano.
A volte, certi sindaci (e penso a quello di polistena che emula lo zio che fu…) si fermano a guardare solo le proprie scarpe….
Lucia