PIANA – Il coordinamento dei circoli pianigiani del Partito Democratico esprime una forte opposizione e preoccupazione,in merito al piano strategico della portualità e della logistica,approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 3 luglio in via preliminare .L’ipotesi di accorpamento del porto gioiese a quello di Messina,secondo il coordinatore dei circoli democrat Michele Galiimi,sottovaluta e penalizza le potenzialità di una infrastruttura che appartiene all’intera Europa. Non si tratta – continua Galimi – di una questione di campanile, ma di una visione strategica che cancella la funzionalità, l’efficienza ed il ruolo di uno scalo che andrebbe potenziato per la professionalità che anima tutti gli operatori e per il ruolo baricentrico che occupa nel mediterraneo. Bisogna ricordare che il dibattito politico,anche all’interno del Partito Democratico,privilegiava un rafforzamento del ruolo dell’Autorità portuale,al quale era giusto affidare anche la gestione di tutta l’area del retro porto.Il disegno di oggi riscihia di far retrocedere un porto che dialoga con l’Africa e che meriterebbe una attenzione nuova e diversa,soprattutto da questo governo
.Lo stesso govermatore della Calabria,Mario Oliverio,si stava già muovendo per permettere un aumento del traffico portuale,contribuendo ad abbassare le tasse di attracco e di circolazione delle navi.Senza tentennamenti – afferma ancora Galimi – dobbiamo trovare momenti unitari per rilanciare Gioi Tauro e per arrivare,in tempi brevi, al riconoscimento della ZES. La deterrenza di questo scalo per la ripresa dell’intera economia regionale è riconosciuta da tutti.Non si può più tentennare,dobbiamo riprendere una lotta serrata,concreta,seria,