CROTONE – Alle ore 01.50 del giorno 15 novembre, durante l’autonomo pattugliamento dello Ionio a circa 40 miglia nautiche, in acque internazionali al largo di Crotone, in coordinamento con le attività dell’Operazione Frontex TRITON 2014, un Pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto e due vedette del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, hanno individuato una imbarcazione a vela, di circa 10 metri, con migranti, in regolare navigazione verso le coste calabresi. Le Unità navali delle Fiamme gialle hanno quindi seguito il target sino alle acque territoriali italiane, dove è scattata l’operazione di polizia con l’abbordaggio e l’individuazione – per ora – di due presunti scafisti, uno turco e l’altro palestinese. Sull’imbarcazione, che esponeva una bandiera italiana verosimilmente falsa, probabilmente per cercare di eludere i controlli di polizia, si trovavano numerosi migranti, tra cui donne e bambini, alcuni dei quali, accompagnati dai familiari, sono stati trasportati con urgenza a terra da vedette veloci della Guardia di Finanza e ricoverati presso l’Ospedale di Crotone. Il natante rimorchiava un piccolo gommone che, verosimilmente, sarebbe servito agli scafisti per darsi alla fuga nei pressi delle coste italiane. Dai primi accertamenti, sembra che la barca a vela sia partita dalla Turchia circa 6 giorni fa.
Lo stesso natante, scortato dai mezzi della Guardia di Finanza, è giunto nel porto di Crotone e tutti i cittadini extracomunitari, dopo la prima assistenza a cura del dispositivo di accoglienza predisposto dalla Prefettura di Crotone, saranno accompagnati presso il Centro di Accoglienza di S. Anna della medesima località. Si tratta complessivamente di 93 persone, compresi i già citati presunti scafisti, di cui 30 uomini, 9 donne e 14 minori di nazionalità palestinese, 19 uomini, 3 donne e 7 minori di nazionalità siriana, un turco adulto più 6 uomini e due minori siriani ospedalizzati. Proseguiranno a terra gli approfondimenti di polizia giudiziaria, da parte dei finanzieri della Sezione Operativa Navale di Crotone e della Squadra Mobile della Polizia di Stato, per assicurare alla giustizia i responsabili del traffico illecito di esseri umani, che lucrano sulla disperazione di chi fugge da Paesi in guerra.
L’ARTICOLO ORIGINALE QUI