POLISTENA – Avendo appreso la notizia diffusa nei giorni scorsi dell’imminente pubblicazione di un avviso regionale per la valorizzazione degli immobili confiscati, apprendiamo con rammarico e preoccupazione che il Comune di Polistena così come centinaia di altri comuni calabresi non potrà parteciparvi, pur se destinatario nel tempo di beni confiscati oggi nelle disponibilità dell’ente. Senza nessun criterio chiaro e comprensibile, infatti, sono stati definiti gli ambiti territoriali ammessi, che evidenziano l’esclusione di comuni importanti, come Polistena con un percorso culturale antimafia affermato ed una lunga storia fatta di lotte per l’affermazione della legalità e dei diritti. Anche il Comune di Polistena possiede alcuni immobili soggetti a confisca che necessiterebbero di interventi strutturali e di riqualificazione, ma che tuttavia richiedono investimenti notevoli quasi impossibili in questa fase economica dopo i tagli ai bilanci degli enti locali. Le risorse del POR-PISR rappresentano dunque un’occasione, che i comuni della Calabria, alla pari, dovrebbero essere messi in condizione di cogliere. Il Comune di Polistena ha già subito di recente una penalizzazione da parte della Regione, che non ha finanziato la realizzazione di un’isola ecologica per i rifiuti differenziati, progettata proprio su un terreno confiscato alle mafie, che ai sensi del bando relativo, avrebbe generato premialità nella graduatoria. Inspiegabilmente siamo stati preceduti da diversi comuni, anche con popolazione inferiore, privi di questo requisito. Oggi, proseguire su questa linea sbagliata anche per l’accesso ai fondi PISR, sarebbe un’ulteriore incredibile discriminazione per il nostro comune, come pure per molti altri comuni della Calabria, ove ricadono beni confiscati. Purtroppo, ogni immobile confiscato è traccia della presenza mafiosa sul territorio, che ormai ha varcato i confini della Calabria, come dimostrano le operazioni condotte negli ultimi tempi. Per tali motivi chiediamo alla Regione di voler estendere a tutti i comuni calabresi il beneficio di concorrere ai fondi del PISR, correggendo l’impostazione circoscritta dichiarata dal pre-avviso di gara rivolto, solo per fare un esempio, a 30 comuni su 97 della Provincia di Reggio Calabria.