IL PROBLEMA del cambiamento è che più tardi arriva peggio ti senti. Ho questo dispiacere profondo per chi, dopo dieci anni o venti, si ritrova a dover ammettere che per tutto questo tempo non ha capito un cazzo. Chi per anni ha difeso a spada tratta Berlusconi, chi per anni ha creduto al Pd, chi per anni ha mostrato il pugno chiuso. L’identità come l’ideologia è una brutta droga: quando finalmente intuisci che “non sei tu”, l’idea di aver “perso tutto questo tempo” a essere ciò che non eri (ad aspettare un vassoio argentato colmo di soluzioni preconfezionate) e il senso di vuoto rischiano di farti precipitare nell’abisso. Ma tanta filosofia lo ripete da secoli: quell’abisso sei tu. Non puoi cadere dentro te stesso. Dunque c’è un ultimo errore che devi evitare: cambiare un’identità prefabbricata con un’altra. Grillo non è meglio di Berlusconi se lo accetti a scatola chiusa. Ingroia non ti illuderà di meno se te ne maschererai come hai fatto con Bersani. Prenditi la responsabilità della tua vita, per una volta. Cammina sull’abisso. Se non ora quando?
1 commento
fabio cuzzola
23 febbraio 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
quindi…..??? Meglio non seguire le idee di nessuno, ma averne qualcuna per conto proprio, non fare politica ogni cinque anni, ma ogni giorno, non votare, ma lottare!