Riferendosi alla disastrosa situazione italiana, il Financial Times afferma che “la responsabilità principale è di Silvio Berlusconi, il primo ministro che, come Nerone, suona la lira mentre Roma brucia, e della sua coalizione di centrodestra, sempre più disfunzionale”. Efficace accostamento, si è voluto scegliere forse l’esempio più noto, perchè di capi, nella storia, che hanno preferito assistere alla rovina del proprio stato, pur di non retrocedere nemmeno di un millimetro, ce ne sono stati tanti. Egoismo ed egocentrismo da delirium omnipotentiae, la caratteristica comune. Una falsa certezza non modificabile né con la logica né con l’evidenza, la sintomatologia: è proprio la malattia di cui è affetto Berlusconi. Non bastano infatti né la logica, né l’evidenza per fargli fare un passo indietro. E, sempre a causa di questa malattia, non si accorge di essere sfruttato da tutti quei cani famelici che, quanto prima, gli faranno la festa. Peccato per lui che non si vuole far curare, da sano sarebbe potuto uscire dalla scena politica in modo onorevole; peccato, anzi disgrazia per noi, che dovremo subire le conseguenze devastanti della sua politica scellerata.