L’inopportunità politico-istituzionale delle risa di Sarkozy e Merkel, a Bruxelles, penso sia convincimento comune. Capi di stato che ridono, che si abbandonano ad una comprensibile, ma istintiva e passionale dimostrazione di ciò che si pensa realmente (in questo caso, la mancanza di fiducia rispetto alle parole di un parolaio), perdono qualcosa in quanto a solennità dell’alta carica istituzionale che ricoprono. Ma proprio non ci sono riusciti a trattenersi, è tale e tanta la risibilità di Berlusconi che non ce l’hanno fatta. C’è sempre una prima volta! Mai, se non erro, era accaduta una cosa simile. Certamente un’umiliazione per gli Italiani, molto di più per gli Italiani che per Berlusconi il quale, come sempre, non si vergogna, e continua a stare lì, al suo posto. Non si è accorto, nella concitazione della sua febbre delirante, che quest’episodio ha già accelerato l’ultimo stadio della sua fase calante. Se ieri c’era ancora qualche suo sostenitore, sia pur non tanto convinto, oggi ce n’è già uno in meno. E’ un dato incontrovertibile ormai: si assottigliano sempre di più i consensi, ed in questo, la “debolezza” di Sarkozy e Merkel, anche se istituzionalmente inopportuna, ha avuto il suo giusto “merito”.