• Tendopoli, sopralluogo della Protezione civile. I tecnici della prefettura verso un parere negativo sull’allargamento del campo. Basterebbero 25mila euro, ma non si trovano
    19/12/2012 | Michele Carlino | Edicola di Pinuccio

    SAN FERDINANDO – Venticinquemila euro per poter sistemare nuove 70 tende e togliere dal fango un migliaio di persone. Ma nonostante l’emergenza umanitaria in corso, nessuno, finora, mette a disposizione una somma del genere. Non lo fa la Regione, non lo fa la Provincia, e nemmeno il ministero dell’Interno. Per i migranti africani di San Ferdinando si profila un inverno nel fango, e il rischio di una crisi sul piano dell’ordine pubblico rimane attuale. All’indomani del vertice in prefettura, la tendopoli e la bidonville a due passi dal porto di Gioia restano abbandonate a se stesse.

     

    Alle 11 del mattino solo i volontari di una associazione sono presenti sul posto. Più tardi, arriva il sindaco Madafferi insieme a un funzionario della prefettura, incaricato di un sopralluogo per poter redigere un parere tecnico sulla fattibilità dell’allargamento del sito, realizzato a febbraio scorso, dopo la visita del ministro alla Cooperazione, Riccardi. Il funzionario, secondo indiscrezioni raccolte sul posto, pare orientato a redigere un parere negativo. Secondo le sue valutazioni, predisporre il suolo per potervi montare le nuove 70 tende costerebbe 25mila euro, una somma a cui andrebbero poi aggiunte le spese di urbanizzazione, come impianti igienici, acqua, riscaldamenti. Una somma relativamente piccola, ma che, assicurano le fonti interpellate, non si riesce in alcun modo a racimolare. Malgrado cio, garantiscon2o i responsabili della protezione civile, una volta dato l’ordine, sarebbero sufficienti meno di 12 ore per montare le tende aggiuntive.

     

    E cosi il grido disperato del sindaco Madafferi resta inascoltato.”Ho contattato tutti, dalla presidenza della repubblica, al ministero dell’Interno, dal ministero per la Cooperazione al dipartimento della Protezione civile, dalla Regione alla Provincia. Risultati? Zero”. Madafferi ieri ha firmato una ordinanza di sgombero per le gravi carenze igieniche, una iniziativa, conferma, per provare a smuovere le acque attorno al problema, prima che qualcosa di grave possa accadere. Secondo Madafferi il direttore della Protezione civile nazionale, Gabrielli, avrebbe escluso di dichiarare lo stato d’emergenza nell’area, senza però assumere alcuna iniziativa in alternativa. Domani, giovedi, il sindaco ha convocato una riunione a San Ferdinando, invitando parlamentari e consiglieri regionali. In quella sede, promette, rilancerà le richieste di interventi capaci di ridare dignità ai mille braccianti africani costretti a tirare avanti senza cibo e nel fango. Ma resta sempre in agguato il rischio che la riunione si trasformi in una passerella, utile per l’immagine dei politici, ma del tutto ininfluente per le sorti dei migranti.


     
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