CINQUEFRONDI – La manovra del governo Monti rappresenta una ulteriore e pesante stangata sociale di cui l’attacco alle pensioni è un punto centrale. Ad essere colpite non sono solo le pensioni, ma anche le famiglie, gli enti locali, i trasporti ed il Sud, il quale ancora una volta ne esce sconfitto e defraudato.
E’ vergognoso che nessuno abbia a cuore il mezzogiorno d’Italia ed è ancor più vergognoso il taglio dei trasporti da e verso il nostro territorio. Il piano di Alitalia e di Trenitalia ci lascia letteralmente isolati dal resto del Paese senza che ciò susciti particolare clamore nella nostra classe politica regionale e nazionale. Il consiglio provinciale,convocato appositamente presso i locali dell’Aeroporto dello Stretto “T. Minniti” di Reggio Calabria per venerdi 16 dicembre, avrà precisamente lo scopo di mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità e bene fa la Provincia a promuovere questo appuntamento al fine di chiedere in tempi celeri un tavolo tecnico congiunto con Alitalia ed Enac.
Dopo la cancellazione di decine di treni da e verso Calabria e Sicilia, anche il trasporto aereo subisce un duro colpo: 52 in tutto i voli soppressi a ridosso delle festività natalizie da e per Reggio Calabria- Milano Linate e Roma Fiumicino. Tale decisione giustamente non ha mancato di sollevare le ire di un intero territorio già penalizzato dalla recente scelta della stessa ex compagnia di bandiera di dirottare i voli su altri scali del centro nord e pertanto non può essere accettata.
La speranza è che l’appello rivolto a tutta la classe politica calabrese non cada nel vuoto perché è giunta l’ora che in maniera bipartisan si chiedano ed ottengano risposte concrete per la Calabria e la nostra provincia, perché non sono più tollerabili in questa fase né passerelle né battaglie di campanile, ma una voce unanime che chieda ad Alitalia di rispettare la dignità dei cittadini reggini che hanno il diritto di muoversi e viaggiare come quelli del resto d’Italia.
In occasione del consiglio provinciale di venerdì, sosterrò questa battaglia di democrazia e di diritti negati per il nostro territorio, chiedendo che il Sud ed in particolare la Provincia di Reggio Calabria non siano ancora penalizzati oltre quanto già in questi anni hanno fatto le politiche economiche del governo Berlusconi.