ROMA – I deputati Antezza, Biondelli, Amoddio e Arlotti hanno presentato ai ministri dell’Interno, delle Politiche sociali e dell’Integrazione un interrogazione a risposta scritta alla luce delle segnalazioni fatte dal Garante per l’infanzia e adolescenza della regione Calabria inerenti il livello assistenziale e sanitario rilevato al Cara che è del tutto assente in violazione dei diritti dei minori presenti e delle donne in gestazione, in quanto non vengono offerte in modo attivo quelle prestazioni – sia durante la gravidanza che in età evolutiva – che invece vengono quotidianamente effettuate dai dipartimenti materno-infantile e dai consultori familiare nella Regione Calabria cui hanno diritto anche i minori stranieri che a qualunque titolo si trovino sul territorio italiano.
I parlamentari chiedono di sapere dai ministri interrogati quali misure intendano prendere per le violazioni dei diritti minorili accertati presso il Cara Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto (Crotone) e comunicate con le segnalazioni da parte del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Calabria; se la prefettura di Crotone, organo istituzionalmente preposto al controllo e vigilanza del Cara Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto, abbia verificato il mancato rispetto da parte dell’Ente gestore della convenzione stipulata con conseguenti violazioni in danno dei minori e delle donne in gravidanza presenti al campo, perché la prefettura di Crotone non fornisce al Garante dell’infanzia della Calabria i nominativi dei minori richiesti, celandosi dietro presupposti di privacy che non possono valere per una autorità di garanzia deputata alla tutela degli interessi pubblici minorili e ostacolano l’attività ispettiva che l’organo di garanzia istituito dal consiglio regionale della Calabria svolge; quali misure si intendano adottare, alla luce delle puntuali e gravi segnalazioni svolte dal Garante dell’infanzia della Calabria, e se non sia il caso di attivare una ispezione per fare piena luce sulle disfunzioni e le carenze al campo Cara di Isola Capo Rizzuto e valutare la eventuale nomina di un commissario ad acta che provveda ad una gestione conforme alla normativa vigente; se si darà seguito, come auspicabile, alla richiesta del garante della Calabria e degli altri garanti regionali di annoverarli tra i soggetti legittimati all’accesso ai centri di accoglienza profughi, in ragione delle specifiche competenze loro attribuite con riferimento all’esigenza di tutela dei minori, anche stranieri, comunque presenti sui territori regionali.