• Carcere di Laureana di Borrello, il consigliere provinciale Longo ne parlerà a Roma con il ministro Cancellieri
    L'esponente del Prc scrive al Guardasigilli e ottiene un incontro al ministero
    12/06/2013 | Giuseppe Longo, consigliere provinciale Reggio Calabria | Comunicato

    daga2REGGIO CALABRIA – Da circa sette mesi è stato chiuso “temporaneamente” l’istituto penitenziario “Luigi Daga” di Laureana di Borrello, inaugurato nel maggio del 2004 dall’allora Guardasigilli Roberto Castelli. Detto istituto, primo in Italia a sperimentare la custodia attenuata per i giovani detenuti di età compresa tra i 18 e i 34 anni, è nato per offrire un cammino di riflessione consapevole, un percorso detentivo alternativo con conseguente inclusione sociale. La sperimentazione dell’istituto ha una sua logica e una sua progettualità pedagogica in quanto prevede anche l’impegno dei detenuti a dedicarsi alla realizzazione di manufatti (serre per la coltivazione di fiori e piante, laboratorio di ceramica, laboratorio di falegnameria) ed attività culturali e scolastiche (ultimazione della scuola dell’obbligo, instaurazione di percorsi per conseguire attestati di qualifica professionale). In un panorama in cui questa situazione drammatica non trova rimedio nella legislatura, l’Istituto di Laureana rappresenta l’unico in cui alle persone che vi arrivavano veniva offerta una vera possibilità di riscatto. Il tanto declamato articolo 27 della Costituzione, che prevede la riabilitazione della persona reclusa, in questo istituto aveva modo di essere rispettato. considerato che il motivo di tale assurda decisione pare sia quello relativo alla carenza di personale di polizia penitenziaria negli altri circuiti carcerari della regione calabrese. tenuto conto che la questione della carenza di personale non può essere considerata una valida motivazione per far chiudere una struttura come quella di Laureana, perchè seppur di piccola dimensione, la sua chiusura andrà comunque a gravare sulla situazione di sovraffollamento delle carceri che colpisce tutte le strutture carcerarie calabresi oltre a rappresentare una grave ferita al tessuto democratico del Paese.

     

    Preso atto che da tempo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di “prepotente urgenza” facendo riferimento proprio alla gravissima situazione delle carceri italiane, e da tempo, altresì, i vari ministri della giustizia che si sono susseguiti nelle ultime legislature non hanno fatto altro che proporsi nella direzione di dare una giusta e dignitosa dimensione alla detenzione intramuraria. Accertato che chiudendo l’Istituto di Laureana di Borrello, lo Stato spegne quella fiammella di luce positiva che poteva venire fuori da un luogo di pena.Il Consiglio provinciale di Reggio Calabria, sensibile al problema che investe l’intero territorio, ha approvato diversi ordini del giorno presentati dal sottoscritto per predisporre un piano di lavoro in grado di contrastare l’assurda decisione di chiudere l’istituto a custodia attenuata “Luigi Daga” di Laureana di Borrello. E’ stato chiesto al Governo di rivedere il provvedimento di chiusura e di affrontare con urgenza il problema del personale che è costretto a lavorare su doppi turni, valutando la concreta ipotesi di accogliere le tante domande di trasferimento degli agenti di polizia penitenziaria che dal nord chiedono di essere spostati al sud dove l’emergenza è maggiore. Nel mese di febbraio 2013, il Ministro della giustizia pro tempore, la professoressa Paola Severino, appena avuto contezza dell’importanza sociale ed educativa del carcere di Laureana, aveva dato indicazioni al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per la riapertura dell’istituto che avrebbe dovuto verificarsi il 30 aprile scorso, ma ad oggi non si hanno notizie circa l’esecuzione della decisione relativa alla sua riapertura.

     

    La scorsa settimana i deputati Aiello, Costantino e Farina hanno depositato una interrogazione a risposta scritta , la n. (4-00689) per sapere di quali informazioni il Ministro interrogato disponga riguardo alla situazione esposta in premessa; e se il Ministro non ritenga di intervenire con urgenza in relazione alla situazione del carcere di Laureana di Borrello, in particolare rendendo esecutivo il provvedimento che aveva fissato alla data del 30 aprile 2013 il giorno della relativa riapertura. In virtù di quanto sopra le chiedo di essere ricevuto al fine di definire una volta per tutte questa triste vicenda che il Dap regionale inspiegabilmente boicotta da mesi calpestando la memoria di Paolo Quattrone.

     

    Egregio Ministro, quel carcere la nostra terra lo vuole vedere riaperto, perché quella struttura ospitava tanti giovani calabresi che, entrati nel L. Daga, hanno rinnegato la criminalità organizzata ed intrapreso un percorso rieducativo importante rappresentando quella struttura carceraria l’unica in cui alle persone che vi arrivavano veniva offerta una vera possibilità di riscatto. Confido nella sua disponibilità e buon senso. Cordiali saluti.

     

    Giuseppe Longo
    consigliere provinciale Reggio Calabria