CINQUEFRONDI – Dopo la chiusura della struttura di Laureana di Borrello, la levata di scudi di istituzioni, associazioni, sindacati e società civile. L’Edicola di Pinuccio ha raccolto il grido disperato di una mamma di Cinquefrondi in un documento che pubblichiamo integralmente.
“Mi chiamo Ientile Angela e sono la mamma di P. P., un ragazzo che era a Laureana e che purtroppo ha sbagliato e sta pagando e insieme a lui stiamo pagando anche noi con tanta sofferenza e tanti disagi. Circa sei mesi fa nella vita di mio figlio si è accesa una luce e quella luce era il carcere di Laureana, ma non voglio chiamarlo carcere perchè per noi è stata una casa, una famiglia, e finalmente negli occhi di mio figlio ho visto tanta serenità ed io tutto questo l’ho considerato come una grazia. Quando eravamo fuori ad aspettare insieme alle altre mamme ed alle mogli degli altri detenuti, pur non conoscendoci c’era una grande solidarietà perchè ci accomunava il bene dei nostri cari. Tutto questo fino a venerdì 28, poi la brutta notizia che ci ha scioccato. Mi auguro con tutto il cuore che questo brutto episodio si possa risolvere al più presto per mio figlio e per tutti i ragazzi che hanno bisogno di questa struttura. Ringrazio tutti, un abbraccio. Una Mamma.”