LAUREANA DI BORRELLO – La paventata chiusura dell’istituto di reclusione “Luigi Daga” da stamattina è diventata realtà. La cronica mancanza di personale, almeno questa risulta essere la giustificazione ufficiale, ha comportato il temporaneo trasferimento di circa 40 detenuti in altre sedi ed il trasferimento immediato degli agenti e del personale amministrativo nelle vicine sedi di Locri, Palmi e Reggio Calabria. Immediata la reazione della politica locale che ha invitato tutti i cittadini a mobilitarsi contro la decisione della chiusura invitandoli ad un pacifico presidio di protesta davanti all’ingresso della struttura a partire dalla mattinata di domani.
Il taglio del nastro dell’istituto, ad opera dell’allora Ministro della Giustizia Castelli, risale al 2004 . Nato come istituto sperimentale di recupero, ha mantenuto tale caratteristica fino al 2008 anno in cui è stato trasformato in istituto di reclusione. In questo periodo erano ospiti del Daga circa quaranta detenuti a fronte dei 68 posti disponibili. Venticinque gli agenti in servizio oltre a cinque impiegati amministrativi e la dirigente. Il presidio di domani vuole immediatamente lanciare un messaggio di preoccupazione ed allarme. Laureana di Borrello, cittadina pianigiana di circa seimila anime ha trovato nel carcere una risorsa per l’economia locale. Notevole infatti l’indotto sia a livello commerciale che di prestazioni d’opera. La preoccupazione è quella che la provvisorietà possa trasformarsi, come spesso avviene in questi casi, in definitività, e ciò equivarrebbe al collasso della già precaria economia delle famiglie locali.