CINQUEFRONDI – La polemica relativa alla nuova sede di Calabria Verde a Cittanova, sbarca sui social network. La questione sollevata dal consigliere comunale Pd, Michele Galimi, nel corso dell’ultima adunata del civico consesso, (prima dell’abbandono dell’intera opposizione dei lavori per “inagibilità politica) è stata ripresa dallo stesso rappresentante democrat su “Facebook”, in cui il primo cittadino e la sua squadra sono stati “accusati” di essere stati distratti e di non essersi adoperati per far sì che la nuova sede dell’azienda regionale fosse allocata nello stabile dell’ex Comunità Montana versante Tirrenico- Settentrionale.
«E mentre i nostri amministratori sono stati impegnati a cambiare lo statuto comunale per dare “ruolo” a chi era stato bocciato dal popolo,mentre gongolano per aver portato il quarto autovelox sul tratto comunale della Sgc,in un paese vicino festeggiano l’apertura del distretto territoriale di Calabria Verde. Mih,come fanno rinascere Cinquefrondi”. Queste le parole di Galimi, a cui ha prontamente risposto il primo cittadino Michele Conia, il quale ha smentito ogni sua disattenzione riconoscendo che, se ci sono delle responsabilità nella vicenda, le stesse sono da attribuire all’inerzia della precedente amministrazione di “Uniti per il Popolo” e a qualche politico regionale residente a Cittanova che ha giocato qualche colpo basso. Dopo aver ricordato la Legge Regionale n.25/2013 con cui si è avviato l’iter per porre la parola fine alle Comunità Montane decretandone la mutazione organizzativa in Calabria Verde, , Conia ha ammesso che l’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi, sin dal suo insediamento, avvenuto lo scorso 1 giugno ha avanzato sui tavoli ufficiali l’ipotesi del mantenimento della sede storica nel comune, peraltro nel centro affianco al Palazzo Municipale, prima di fare alcune precisazioni: «Con deliberazione della Giunta Regionale n. 162 del 29 aprile 2014 (Presidente della Regione l’On.le G. Scopelliti e Sindaco di Cinquefrondi il Dott. M. Cascarano) il territorio regionale è stato frazionato in undici distretti; e con deliberazione del Direttore Generale di Calabria Verde n. 54 del 31 luglio 2014 (sempre Presidente della Regione l’On.le G. Scopelliti e Sindaco di Cinquefrondi il Dott. M. Cascarano) la sede del distretto territoriale comprendente Cinquefrondi è stata individuata nel Comune di Delianuova, con allocazione degli uffici presso la sede della soppressa Comunità Montana Versante Tirrenico Meridionale. – ha affermato Conia ricostruendo la vicenda – E risale al 20 gennaio 2015 (Sindaco di Cinquefrondi sempre il Dott. Cascarano) la richiesta avanzata dal Comune di Cittanova con deliberazione di Giunta n.19 di poter ospitare la sede del Distretto n.9 dell’Azienda Calabria Verde. A fronte di questo atto – ha quindi rincarato il sindaco -non si riscontra alcuna azione da parte della precedente amministrazione cinquefrondese; nel mentre si assiste ad un lavoro incessante portato avanti da parte della nuova amministrazione comunale per il mantenimento della sede».
Questa dunque la ricostruzione del sindaco Conia, il quale ha anche rendicontato di aver inviato con lettera prot. n.10403 del 08/10/2015 un’istanza ufficiale al Direttore Generale di Calabria Verde Dott. P. Furgiuele dichiarando la disponibilità del Comune di Cinquefrondi a sede del Distretto territoriale e offrendo la concessione di immobile in uso gratuito. «A questa offerta - ha ancora detto – non è seguito alcun passaggio ufficiale, se non l’impegno a tenerne conto in vista della concretizzazione delle strutture operative dell’Azienda. La scelta di razionalizzazione, insita in quello che si andava ad attuare, non poteva non tenerne conto. Purtroppo, con sommo stupore ed anche con una certa rabbia, si è appreso, in modo istituzionalmente discutibile, che in data successiva all’8 ottobre 2015 (e precisamente in data 12 ottobre 2015) il Comune di Cittanova ha offerto un immobile quale sede del distretto territoriale n. 9; offerta recepita da Calabria Verde con deliberazione n. 215 del 4 novembre 2015. Non vi è dubbio – ha continuato il sindaco di Cinquefrondi – che la scelta operata sia ben lontana da ispirarsi da criteri di economicità, fruibilità territoriale, accessibilità. La forza politica ed elettorale di qualche esponente della Piana della maggioranza regionale, e che riveste ruolo preminente nel Consiglio, è riuscita a sovvertire ogni criterio. Ci siamo attivati e ci attiveremo con forza in ogni sede, ribadendo la nostra contrarietà a giochi di politica di basso profilo».
Infine un attacco al Partito Democratico, che ha mantenuto il silenzio sull’argomento e l’espressione della delusione nei confronti dell’Associazione dei sindaci “Città degli Ulivi” che non ha tutelato nella vicenda il Comune di Cinquefrondi. Per questo motivo Conia sta valutando di autosospendersi dall’associazione dei sindaci.