CINQUEFRONDI – Siamo convinti che Cinquefrondi si possa lanciare verso il futuro solo con le idee: difatti, visto l’aumento vistoso ed indiscriminato di tasse e tributi che ogni ente locale sta già o dovrà caricare sui propri cittadini sarebbe scelta saggia, ed allo stesso tempo dirompente, quella di adoperarsi per attutire il peso dei rincari in atto operando con parsimonia e con coraggio. L’attuale maggioranza comunale, sempre più incerta e confusa, si è ben guardata dall’affrontare tale ineludibile emergenza e, senza tema di essere smentiti, si può affermare che sono anni che viene riportata in consiglio la copia “rivisitata” delle relazioni al bilancio consuntivo e di previsione (sempre last minute) del primo: mai uno scatto d’innovazione né un approfondimento di un tema che ha a che fare con la stessa sopravvivenza dell’ente, figurarsi in questo ultimo scorcio di consiliatura!
Pensiamo in maniera molto netta che la scelta politica di un amministratore incalzato dal far quadrare i numeri dovrebbe essere quella di mantenere una tassazione equa e progressiva, vigile sull’evasione, in modo da incoraggiare i contribuenti onesti ed incapienti.
Rinascita per Cinquefrondi nasce anche dalla sfida a queste stringenti necessità, dal volere apportare un cambiamento di sostanza al comportamento della macchina comunale in modo da farla diventare una casa amica, seppure in un tale contesto di difficoltà generale, piuttosto che un semplice ente impositore dal quale guardarsi. Alcune domande, prima del solito bilancio di previsione last minute, vorremmo rivolgerle a questi amministratori, negli ultimi tempi sicuramente meno coesi tanto da perdere consensi non solo in paese ma ora anche nel consiglio comunale, e che oramai vivono in uno stato di pre-abbandono:
- Rifiuti: la Regione ha temporaneamente attutito l’annunciato e pesante aumento delle tariffe a carico dei comuni per il conferimento dell’indifferenziato, mentre il comune si è già impegnato a corrispondere per il nuovo servizio di differenziata qualche centinaio di migliaia di euro in più: come si intenderà fare fronte a queste ulteriori uscite, previste e non, con un’innalzamento del carico tributario a carico delle utenze di circa il 30%? Quando si vorrà affrontare una discussione su una più equa regolamentazione di questo balzello, ormai sempre più inclinato verso continui aumenti?
- Acqua: l’innalzamento delle tariffe deliberato da questa maggioranza, con la nostra ferma opposizione, a partire dalle bollette anno 2012 sortirà l’effetto di un aumento intorno al 50% per l’utenza producendo un vero e proprio salasso a carico della cittadinanza tutta: in una situazione data, già grave, l’aumento riscontrato negli ultimi tempi del consumo dell’acqua derivante dall’acquedotto Sorical, vieppiù aggravato dall’innegabile immissione negli ultimi anni nella rete idrica di un approviggionamento del tutto comunale, da quale strano fattore deriva? Si ha il coraggio di dire che non solo raddoppiano le tariffe, ma anche i consumi verso Sorical e che ciò graverà indiscriminatamente, soprattutto, sugli onesti contribuenti?
- Tasi: la nuova tassa sui servizi indivisibili, che sicuramente consentirà al comune di avere qualche entrata, se non adeguatamente regolamentata siamo convinti che provocherà l’effetto inverso di suscitare ulteriore malcontento e, soprattutto, una maggiore evasione “di necessità”. Anche su questo aspetto ad oggi c’è scarso impegno e poca volontà di mettere in campo un disegno di equità sociale e di reale valutazione degli impatti: perchè, ad esempio, non stabilire una soglia di esenzione per i redditi più bassi?
Certamente questa Amministrazione Comunale, come oramai compreso da tutti, non è mai stata pronta ad affrontare le sfide decisive che i comuni sono chiamati oggi a giocare e , difatti:
- la scelta di accendere un mutuo trentennale con la Cassa Depositi e Prestiti per € 500.000,00 per cooperare alla realizzazione di lavori su una strada di competenza provinciale appare come una scelta assolutamente suicida;
- pesa ancora la mancata attuazione dello sbandierato regolamento delle affissioni che avrebbe potuto comportare non solo delle entrate significative ma anche un miglioramento del decoro urbano;
- l’assoluta mancanza di indirizzi verso virtuosi meccanismi di entrata quali, ad esempio, quelli delle concessioni di spazi pubblici nelle aree verdi presenti o in quei parchi oggi in balia dell’abbandono, così consentendo delle opportunità di reddito soprattutto a cooperative di giovani sempre più accarezzati dall’idea di emigrare;
- la scelta di spendere migliaia e migliaia di euro per ripetere, per il quarto anno consecutivo!, lo stesso concerto del solito gruppo e l’incapacità, invece, di trovare i fondi per intervenire e sistemare le strade del centro e delle periferie, sempre più dissestate ed abbandonate,
rappresentano (solamente alcune) scelte che si riveleranno col passare del tempo sempre più errate perchè dettate dall’inerzia di affrontare le situazioni e dall’incapacità di trovare delle soluzioni.
L’unico aspetto positivo è che ci troviamo oramai agli ultimi mesi di un’amministrazione apparsa silenziosa perchè senza idee, inconcludente perchè senza progettualità, dannosa perchè lancia ulteriori ombre verso l’efficacia della politica: la Cinquefrondi che vogliamo dovrà necessariamente rinascere dall’anno prossimo.