CINQUEFRONDI – Carmela “Meluzza” Varone, la signora centenaria di Cinquefrondi che aveva tagliato il traguardo del secolo di vita nell’ottobre scorso, è deceduta nella giornata di oggi. In occasione dei suoi cento anni era stata organizzata una festa dai parenti e dai vicini di casa con tanto di visita del parroco Don Serafino Avenoso e del sindaco della città Marco Cascarano che ha consegnato alla donna una targa ricordo. L’Edicola di Pinuccio la vuole ricordare riproponendo la simpatica intervista realizzata da Michele Albanese e Salvatore Tigani nella quale l’anziana ma arzilla “Meluzza” ha ripercorso tutta la sua vita raccontando aneddoti legati alla propria famiglia ed al proprio lavoro di raccoglitrice di olive nei campi. Carmela Varone, proprio per la sua umanità ed il suo senso di solidarietà sul posto di lavoro era ricordata come “La Mamma di l’alivari”. I funeerali si svolgeranno di Carmela Varone si svolgeranno nel pomeriggio di domani giovedì 10 aprile.
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2 commenti
Mimì Giordano
10 aprile 2014 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
In ricordo di Meluzza Varone,con il deferente rispetto dovuto a tutti i “vecchietti”,con un particolare affetto a tutte quelle raccoglitrici di olive del secolo scorso che con le loro fatiche,i loro sacrifici,le loro rinunce,la loro essenzialità non solo hanno saputo mandare avanti le loro famiglie, ma nei tempi difficili del presente stanno aiutando quelle dei loro figli e dei loro nipoti,dedichiamo agli anziani questo Cantico,di autore ignoto:
CANTICO DI UN ANZIANO
Benedetti quelli che mi guardano con simpatia.
Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco.
Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità.
Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti.
Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza.
Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti.
Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno d’affetto.
Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo.
Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine.
Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.
Spera-NAPOLI Alfonsina
10 aprile 2014 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Bon giorno,
Prego sempre per la mia commare Meluzza, ricordi indimenticabile decennio della mia vita in Petricciana
Penso con rispetto a tutti quelle vecchiette e vecchietti e pure a gli altri che ho incontrato.
Un saluto a coloro che mi possono leggere oggi o che hanno un parente che ha ancora ricordi di quel bel nostro tempo che fu felice anche nel periodo infelice. .
Arrivederci et grazie, Per queste parole e per questo ricordo
Alfonsina