CINQUEFRONDI – Le sorti sul futuro della sezione staccata del Tribunale di Cinquefrondi sembra siano legate all’incontro che le commissioni Giustizia di Camera e Senato avranno nella giornata di martedì 17 settembre con il ministro Cancellieri. Si tratta di un estremo tentativo per dare ruolo e funzione a tutte quelle realtà, come Cinquefrondi, che negli anni hanno garantito un servizio eccellente, superando di gran lunga i criteri oggettivi di produttività fissati dal ministero di Grazia e Giustizia. Appare incomprensibile, secondo il coordinatore del Comitato per la difesa del Tribunale, Michele Galimi, l’intransigenza del ministro. Quando gli uffici giudiziari funzionano e producono efficienza la loro soppressione suona più come penalizzazione e punizione che come sistema di razionalizzazione. E’ evidente, tra l’altro, continua Galimi, che la struttura di Palmi, non sarà in grado di ospitare la mole di lavoro che caratterizzava Cinquefrondi e che il personale che si sposterà non troverà una collocazione razionale in grado di dare al pianeta giustizia quell’efficienza che la gente aspetta. Appare del tutto infondata, ancora, la tesi che da questo accorpamento si potrà arrivare ad un concreto risparmio economico.Si pensi alle spese che si renderanno necessarie per i rapporti che le forze dell’ordine avranno quotidianamente con gli uffici palmesi e per i quali si renderanno necessarie le indennità di competenza.
La stessa polizia municipale ed i tecnici che facevano riferimento alla sezione di Cinquefrondi farà aumentare le spese per gli enti locali e per la popolazione dei paesi interni che prima si recavano a Cinquefrondi. Galimi ribadisce che le riforme debbono tenere conto delle esigenze della popolazione, soprattuto di quella fragile e meno abbiente. Intanto la richiesta che il coordinatore del Comitato ha spedito al Presidente del Tribunale, dottoressa Arena, per un incontro immediato, ha già avuto concretezza. Infatti per giovedì 19 settembre,alle ore 10, la dottoressa Arena ha dato appuntamento ad una delegazione del Comitato. In attesa degli sviluppi relativi all’intervento che il Prefetto di Reggio Calabria ha prodotto per l’incontro tra la delegazione del Comitato ed i gabinetto del ministro, Galimi ha dichiarato che la mobilitazione continua e che il presidio si sposterà nei prossimi giorni nel cortile del Municipio cittadino.