REGGIO CALABRIA – Nelle “pieghe” della Legge di Stabilità 2014 si tenga in debito conto dei tirocinanti impiegati negli uffici giudiziari reggini. E’ quanto scaturito al termine di una riunione del quadro dirigente della Confederazione (Enzo Musolino e Maria Scirtò) e di alcuni lavoratori in mobilità che hanno svolto con profitto il tirocinio formativo presso gli Uffici Giudiziari della nostra provincia. La Cisl nel merito “chiama” in causa il Sig. Prefetto ed i parlamentari calabresi, affinché perorino nelle sedi parlamentari la causa dei suddetti lavoratori che, giova sottolinearlo, hanno con la loro competenza e professionalità sopperito ad ataviche lacune, permettendo così il “buon andamento” dell’azione amministrativa in un comparto particolarmente nevralgico, come quello del pianeta giustizia. Questi lavoratori, ormai in mobilità in deroga da diversi anni, nel corso del 2012 hanno svolto, grazie ad una convenzione siglata tra Provincia e Corte di Appello di Reggio, un tirocinio di sei mesi presso tutti gli Uffici Giudiziari del nostro territorio, al termine del quale il ministero della Giustizia, stante una forte carenza di personale, è riuscito ad fare inserire nella Legge di stabilità per l’anno 2013 uno stanziamento che ha permesso il proseguimento dell’attività in essere per ulteriori tre mesi. Oggi tutti questi lavoratori, circa 300, si ritrovano dal mese di aprile senza pagamenti, attese le scarse risorse assegnate dal governo alla Regione Calabria. Frattanto gli uffici palesano un forte arretrato per mancanza di personale. In forse ci sono delicati servizi da erogare all’utenza di pertinenza dello Stato. Il buon funzionamento degli uffici giudiziari rappresenta uno degli antidoti alla prevaricazione mafiosa. Dalle promesse si passi ai fatti.
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Cisl: “Il comparto Giustizia non può fare a meno dei tirocinanti”17/10/2013 | Cisl, Reggio Calabria | Comunicato