• Comunità Montana di Cinquefrondi. Lavoratori da luglio senza stipendio
    18/02/2012 | Giuseppe Gentile, Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – Dal mese di Luglio 2011, i 14 lavoratori della Comunità Montana Versante Tirrenico Settentrionale di Cinquefrondi,  non percepiscono il sacrosanto stipendio. Questo è quanto si è appreso oggi da alcuni lavoratori disperati monoreddito. Una simile condizione di vita lavorativa è veramente insostenibile sotto tutti i profili di gestione. Eppure il Consiglio Regionale, nel documento di programmazione economica e finanziaria, il 21 Dicembre ha approvato il bilancio di previsione del 2012 deliberando una somma di € 8.800.000,00 per i dipendenti delle Comunità Montane della Regione Calabria. Nell’attesa che queste somme arrivano ai vari amministratori, chi gestisce l’Ente Montano non si prende neanche la briga di chiedere un’anticipazione di cassa al tesoriere dell’Ente, né tantomeno provvede all’utilizzo di somme giacenti in cassa, per dare un minimo di ossigeno alle famiglie dei lavoratori. Insomma, questa vicenda di ordinaria amministrazione, se pur con gli accorgimenti dovuti, poteva e doveva essere risolta con un impegno fattivo e costante di chi detiene il ruolo di presidente. Se ciò non è avvenuto, allora vuol dire che il datore di lavoro non pensa ai propri lavoratori e al buon andamento gestionale e amministrativo. Riteniamo doveroso sottolineare che la sopravvivenza di intere famiglie, non può essere sottaciuta e presa sotto gamba da chi ha le responsabilità di governo di un Ente Pubblico. Per questi lavoratori, continuare a sopportare i debiti contratti per garantire la vita quotidiana ai propri figli e aspettare il pagamento di un arretrato stipendiale di 8 mensilità, vuol dire pagare interessi bancari e aggravare la già precaria economia, col rischio di finire in bancarotta. Difatti, non tutti possono questuare presso i propri familiari le risorse necessarie per continuare a vivere e, spesso, incappano in procedure di finanziamenti al limite della sopportazione. Insomma questa condizione di vita è inaccettabile e bisogna porre il giusto rimedio. Le soluzioni si possono e si devono trovare, non è più tollerabile l’apatia e l’immobilismo di chi governa questa Comunità nell’assoluto silenzio e senza alcun impegno tangibile che possa portare alla soluzione di tale problematica stipendiale. Sarebbe doveroso attivare celermente tutti i canali possibili per dare risposte certe e immediate a questi padri e madri di famiglia. Se questo non è stato fatto, allora si rende necessario un provvedimento di responsabilità politica che porti alle immediate dimissioni del presidente della Comunità Montana.   Gioia Tauro, lì 18 Febbraio  2012 IL SEGRETARIO GENERALE F.P. CGIL  Giuseppe Gentile