REGGIO CALABRIA – La ricerca come opportunità occupazionale e di sviluppo a partire dal territorio reggino. E’ la tesi avanzata durante l’atteso appuntamento organizzato a Reggio Calabria dall’Ordine Nazionale dei Biologi. ”La ricerca scientifica oggi: come produrla e come proteggerla”. Questo il tema del Convegno promosso dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Biologi che si tiene il 21 e 22 febbraio presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. L’evento è curato dalla Commissione Nazionale “Attività di Laboratorio”, coordinata dal Consigliere Nazionale Pietro Miraglia, in collaborazione con la Commissione “Rapporti con le Università”, presieduta dal Consigliere Nazionale Domenico Laurendi. Proprio al Consigliere Domenico Laurendi, in qualità di Delegato Provinciale dell’Ordine di Reggio Calabria, è toccata l’apertura dei lavori del prestigioso evento. ”Prosegue – ha dichiarato Laurendi – l’impegno dell’Ordine per la formazione dei giovani biologi. L’evento di oggi rappresenta la dimostrazione della grande attenzione che tutto l’Ordine Nazionale nutre nei confronti del nostro territorio.
Certamente la ricerca scientifica può rappresentare anche nel nostro contesto un’importante opportunità di sviluppo sia dal punto di vista professionale che scientifico”. ”Abbiamo previsto un finanziamento per ben 1500 borse di studio – ha poi annunciato nel suo intervento il Presidente Nazionale dell’Ordine Ermanno Calcatelli – proprio con l’obiettivo di favorire e valorizzare la ricerca nell’ambito scientifico della biologia. L’appuntamento di oggi a Reggio Calabria è una tappa importante del percorso di formazione indirizzato ai nostri giovani e per l’interlocuzione con i livelli istituzionali”. Una testimonianza della grande attenzione delle istituzioni nei confronti delle iniziative organizzate dall’Ordine, è giunta dalla Direttrice Generale dell’Arpacal Sabrina Santagati, che si è detta entusiasta della nuova sinergia sviluppata con i biologi calabresi. ”Il nostro ruolo – ha dichiarato – è quello di monitorare l’ambiente, tutelando la salute pubblica.
Eventi come quello odierno sono fondamentali perché attraverso la formazione e la ricerca è possibile raggiungere una reale tutela ambientale del territorio”. Soddisfatto anche il Coordinatore della Commissione ”Attività di Laboratorio” e Commissario siciliano dell’Ordine Pietro Miraglia. ”La ricerca in questo momento deve essere al centro delle politiche di sviluppo dell’intero Paese – ha dichiarato Miraglia – e il lavoro dell’Ordine va esattamente in questa direzione. Vogliamo formare i giovani per dare loro un’opportunità di crescita per un proficuo avviamento alla professione”.