ROMA – Il 6 aprile a Roma (dalle ore 10.00), presso il Visconti Palace Hotel (Via Federico Cesi 37), si terrà l’incontro nazionale dell’Avvocatura contro la revisione della geografia giudiziaria. Nicola Marino, presidente dell’Oua, l’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, descrive lo stato dell’arte: «Hanno confermato la partecipazione diversi Ordini di tutta Italia, in prima linea quei Fori dove il provvedimento varato dal Governo è stato rinviato alla Consulta (sono già otto), ma non mancheranno le rappresentanze anche degli Ordini più grandi, come quello di Roma. Per il Cnf, interverrà il consigliere nazionale Enrico Merli. Si attendono, infine, le adesioni di numerosi sindaci di molti Comuni e dell’Anci». Per Marino, «la strada intrapresa nel settore giustizia, quella dei tagli, è sbagliata e inadeguata, i risparmi sono risibili nel breve periodo e inesistenti nel lungo, anzi le ricadute rischiano di essere controproducenti per i territori interessati dal provvedimento sia sotto il profilo dei diritti dei cittadini, ma anche per le conseguenze sul tessuto economico e produttivo. Una seria revisione della geografia giudiziaria, auspicata dall’Avvocatura nell’interesse dei cittadini e del Paese, non può compromettere la giustizia di prossimità: è necessario che il Governo blocchi, quindi, il processo di rottamazione ora in corso, inutile, inadeguato e con evidenti profili di incostituzionalità, come dimostrano gli otto rinvii alla Corte Costituzionale (e si proroghi la messa a regime fissata per il prossimo settembre). Allo stesso tempo, chiediamo che si anticipi l’udienza della Consulta, prevista per il 13 ottobre, al fine di evitare che la nostra macchina giudiziaria finisca nel caos».