• Critiche Cgil all’Asp e alla Cisl: “Accordo sui buoni pasto spacciato per una intesa decisiva”
    15/01/2012 | G.Gentile, G.Delfino, Fp Cgil | Comunicato

    GIOIA TAURO – Continua “la luna di miele” tra i rappresentanti sindacali di Cisl, Fsi e Fials, riferita a un pseudo accordo sindacale sui buoni pasto. Questi rappresentanti sindacali si sprecano nell’elogiare l’operato della Squillacioti e tentano in tutti i modi di denigrare la Fp Cgil che vince il ricorso per attività antisindacale contro la Squillacioti e subito dopo riceve un atto intimidatorio con una busta contenente 2 proiettili. Strano modo di esprimere solidarietà alla sigla più importante del sindacalismo italiano. Tuttavia, pur riservandoci le tutele previste dalla legge, sentiamo il dovere di precisare la vera natura di cosa si è consumato nelle ultime riunioni convocate dalla Squillacioti, nelle giornate del 06 Dicembre 2011 e del 12 Gennaio 2012. Nella prima riunione, il Direttore Generale Squillacioti, ha informato le rappresentanze sindacali di una partita di buoni pasto, chiusi in cassaforte, che scadevano il 31.12.2011 e, per liberarsi di questa patata bollente, informa il sindacato, della necessità di erogarli subito a tutti i lavoratori a titolo di acconto, altrimenti si perdeva l’intero importo (oltre € 290.000,00). Il secondo argomento, trattato nella riunione è stato quello dell’utilizzo di una parte del fondo della produttività 2011 (visto che la Squillacioti non aveva ottemperato a convocare il sindacato per sottoscrivere il contratto integrativo 2011), nella misura di € 500,00 per ciascun dipendente (ne spettano oltre € 3.500,00 per dipendente). In questa riunione la Fp Cgil ha preso atto delle comunicazioni aziendali e, pur non condividendo l’erogazione a pioggia di € 500,00 a tutti i lavoratori, ha osservato che sui buoni pasto permane un pregresso irrisolto, per gran parte degli oltre 3.000 lavoratori, pronti a rivendicare il diritto con azione giudiziaria, così come è stato fatto da centinaia di lavoratori (vedi decreti ingiuntivi già pagati). La riunione si chiudeva con un’autoconvocazione per giorno 12 Gennaio 2012. Alcuni giorni prima del 12 Gennaio arriva la conferma con 2 punti all’ordine del giorno: 1) regolamento Performance; 2) regolamento Assistenza Domiciliare Integrata. E’ chiaro che le regole sono una garanzia per tutti ma, evidentemente all’Asp così non è. Difatti, stravolgendo l’O.d.g., la Squillacioti, concorda solo “con i sindacati amici”, di manifestare una forma di ravvedimento sulla partita pregressa dei buoni pasto e, fregandosene dell’O.d.g., recita il “mea culpa” e propone di chiudere il pregresso dei buoni pasto per gli anni 2008/2011. Prendiamo atto che l’ennesimo allarme (preceduto da ben 3 comunicati stampa e diffide), lanciato solo dalla Fp Cgil il 6 dicembre 2011 è stato recepito. A questo punto, non possiamo sopportare che chi fino a ieri ha promosso i decreti ingiuntivi con ingente danno all’erario (di questo si occuperà la Corte dei Conti), oggi plaude all’operato di questa direzione e tenta di infangare, con frasi offensive ed infamanti la Fp Cgil. D’altro canto, con grande rammarico, dobbiamo prendere atto della grave e ingiustificabile povertà politica dei rappresentanti sindacali rimasti alla riunione, per tenere il sacco alla Squillacioti, trasformando una semplice comunicazione in accordo. L’unico grande affare riguarda le somme incassate dagli avvocati con i decreti ingiuntivi. Confidiamo nell’attenzione della Corte dei Conti per rimediare al danno erariale subito dai cittadini. I lavoratori hanno capito sin troppo bene cosa vuol dire firmare accordi che nella sostanza non possono neanche classificarsi “sconti di fine stagione”. Risolvere i problemi della parte datoriale camuffandoli in accordi a favore dei lavoratori, non rientra nelle prerogative sindacali e nei valori della Fp Cgil. Sarebbe veramente auspicabile che, a partire dal 9 Febbraio si riesca ad avviare un percorso vero di contrattazione per sottoscrivere il contratto integrativo aziendale per tutti i lavoratori dell’Asp provinciale. Nel pieno rispetto delle regole e delle prerogative sindacali. Infine, nel constatare le serie difficoltà di mutuare l’unità sindacale raggiunta a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil, in provincia di Reggio Calabria, così come vien rappresentata da alcuni dirigenti sindacali, invitiamo il Segretario Generale Provinciale della Fp Cisl, qualora lo riterrà opportuno, di intervenire con autorevolezza sul suo dirigente che ha sottoscritto un volantino contenente affermazioni lesive della onorabilità e dei valori di un grande sindacato come la Fp Cgil.