CITTANOVA - La II Edizione del “ Premio Letterario Cittanova” la cui cerimonia della premiazione si è svolta nella sala del Centro Congressi della locale Banca di Credito Cooperativo il 21 Novembre u.s. ha registrato un lusinghiero successo. Duplice la motivazione di questo significativo evento e duplice il percorso voluto con le due sezioni in concorso.
La sezione di narrativa dedicata agli studenti delle Scuole Superiori calabresi ha avuto come tema “la solitudine del Sud: motivi per andare, motivi per restare” ed ha indotto i giovani dapprima ad una approfondita riflessione sulle prospettive di ordine generale, subito dopo a prendere in buona considerazione la seconda opzione, quella, cioè, di poter restare nel proprio territorio, in quel Sud che ha bisogno di loro come loro, inconsapevolmente, hanno bisogno del Sud scoprendosi così creativi e, magari sotto la spinta di una letteratura che ha rivisto molte cose negli ultimi tempi, produrre lo sforzo decisivo sulla base di capacità mortificate non per colpa loro.
Chiudere col vittimismo, dunque, bando alla rassegnazione ed apertura, invece, ad una autogestione basata anche sull’inventiva e sulle innate capacità individuali. Il messaggio è stato recepito. Su ottanta componimenti elaborati a fronte della partecipazione da ogni parte della nostra Regione è prevalsa, nel giudizio di una Giuria severa e competente, la giovane Alessandra Vicari del Liceo Classico Telesio di Cosenza seguita in graduatoria da Antonino Idone di Reggio e da Nicoletta Deni di Cittanova. Sapientemente utile l’appoggio degli Istituti Scolastici e dei singoli Docenti.
La Sezione dedicata al vernacolo calabrese ha visto prevalere Ginestra e Canzonieri e buon secondo Rocco Nassi. E’ stata complessivamente pregevole grazie al valore ed alla passione convinta dei partecipanti che hanno tenuto alto l’interesse del colto pubblico presente. Si è rivelata ancora una volta opportuna l’offerta del contatto col dialetto dei nostri padri che la globalizzazione tende a spingere ai margini più sparuti della nostra contemporaneità. Un dialetto che taluno, Nassi per esempio,ritiene debba assurgere a dignità di lingua riconosciuta e parlata e che è la prima espressione di autenticità e di conoscenza di valori cancellati o sopiti. Ottimo ed ammirevole il Duo musicale dei Maestri Sellaro e Tramontana e come sempre apprezzabile e valida la performance di Otello Profazio che ha meritatamente ricevuto un trofeo speciale.