• De Gaetano attacca Tripodi: “E’ ora che cominci a fare autocritica”
    30/09/2011 | Comunicato Nino De Gaetano

    REGGIO CALABRIA – “Ovviamente il segretario regionale del Pdci non si è lasciato sfuggire l’occasione per sfogare un’altra dose di quella rabbia velenosa che lo sta divorando dall’elezione di De Gaetano in Consiglio regionale, e che da un anno e mezzo sta spargendo a destra e a manca con stile diffamatorio. A distoglierlo dalla sua personale ossessione non sono bastati neppure gli ultimi, imbarazzanti risultati elettorali fatti registrare dal Pdci, ridotto dalla politica distruttiva e accentratrice della “dinastia” Tripodi sempre più al lumicino e ai confini geografici di Polistena. L’occasione per sparare a zero su De Gaetano è stata fornita questa volta dalla critiche del consigliere comunale di Polistena, Giorgia Sorace, al sistema dei parcheggi a pagamento previsti dalla maggioranza. Cosa c’entra De Gaetano con i parcheggi di Polistena? Semplice, agli occhi di Tripodi Giorgia Sorace non è solo responsabile di “lesa maestà” per avere osato criticare la maggioranza, ma deve fare anche autocritica perché colpevole di avere appoggiato De Gaetano alle scorse elezioni. Come dire, la lingua batte sempre dove il dente duole. Ovviamente, come tutti hanno capito da tempo, le vesti di moralizzatore non si adattano a Tripodi che dovrebbe come minimo sentirsi a disagio nell’usare parole come “transfuga” e “voltagabbana”. Forse è solo un problema di memoria. Lo aiutiamo, quindi, a fare mente locale: nel 1999, da eletto in Consiglio regionale con Rifondazione comunista, abbandonò il partito un mese prima di diventare assessore regionale del Pdci nella Giunta del ribaltone che riuniva elementi di centrodestra e centrosinistra. In fatto di trasformismo, non c’è che dire, quella è stata un’autentica lezione. Ci chiediamo, soprattutto, perché Tripodi non abbia allora avvertito l’esigenza morale di dare il buon esempio, dimettendosi per rispetto degli elettori di Rifondazione comunista che aveva tradito. Ma il discorso, come sempre, vale solo per De Gaetano. In quanto alle capacità distruttive, poi, riconosciamo l’evidente superiorità del segretario regionale del Pdci. Basterebbe chiederlo, d’altronde, alle decine di giovani iscritti cacciati o fuggiti dal partito-famiglia, un patrimonio di entusiasmo e voglia di fare cancellato dalla smania di controllo e potere. Come dire, prima di tuonare invitando il prossimo a fare autocritica, Tripodi cominciasse da sé stesso. Dopo i guasti prodotti sarebbe davvero ora”.