ROMA – Nel Decreto Sviluppo giunto alla Camera e che ieri ha iniziato il suo iter nelle Commissioni congiunte Finanze e Attività Produttive, sono state inserite gran parte delle norme previste nella proposta di legge 4515 sui Consorzi per l’internazionalizzazione delle imprese, presentata in Parlamento circa un anno fa e di cui sono redattore e primo firmatario. E’ con soddisfazione che accolgo questa decisione del Governo che ha voluto raccogliere le importanti indicazioni presenti nel provvedimento inserendole in una misura fondamentale per la crescita del nostro paese. E’ quanto dichiara in una nota l’on. Nino Foti, primo firmatario della pdl 4515 “Disposizioni in favore delle reti consortili per l’internazionalizzazione delle imprese”. Esprimo particolare apprezzamento – continua l’on. Foti – anche per la designazione, come relatore del Provvedimento per la Commissione Attività Produttive, dell’on. Raffaello Vignali, che ha seguito da vicino la stessa pdl 4515 essendone secondo firmatario.
Grazie alle disposizioni presenti in questa proposta e che ora andranno a costituire l’articolo 42 del nuovo Decreto Sviluppo, sarà ammessa la partecipazione ai Consorzi per l’internazionalizzazione anche di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici. Sarà potenziata l’attività dei Consorzi sostenendo la formazione del personale impegnato nell’esportazione e la ricerca di prodotti innovativi adatti ai vari mercati da raggiungere. E infine saranno agevolati i collegamenti con i contratti di rete, con la possibilità che il Consorzio possa realizzare un contratto di rete anche con le imprese non associate diventando di fatto l’organo comune per l’esecuzione del contratto da parte del soggetto attuatore. Questo testo, che andrà a sostituire le due leggi che attualmente regolamentano la disciplina, 83/89 e 394/81 art. 10, comporterà pertanto un importante semplificazione delle procedure, che saranno disciplinate tramite il decreto ministeriale di natura non regolamentare che verrà emanato entro tre mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ringrazio la Federexport, aggiunge l’on. Foti, che insieme a Confindustria ha sempre sostenuto questa proposta di legge che da troppo tempo è attesa dalle piccole imprese esportatrici, come ha anche sottolineato in una recente intervista il Presidente della stessa Federexport Gianfredo Comazzi, ricordando come fosse dal 1989, che non veniva rivista la legislazione sui Consorzi Export, e sottolineando l’importanza di averlo fatto con una proposta completa che adegua i Consorzi alle nuove esigenze dei mercati e riconosce all’export un ruolo cardine nel rilancio dell’economia. Purtroppo – conclude l’on. Foti – le lungaggini dell’iter Parlamentare hanno rallentato il provvedimento, ma spero che questa sia l’occasione concreta per fornire una reale opportunità di sviluppo, sopratutto per quanto riguarda i mercati più “difficili e distanti”, ai quasi 500 consorzi export italiani e alle 25000 imprese esportatrici che garantiscono occupazione ad una quota importante di lavoratori nel nostro paese.