GIOIA TAURO – Nel pomeriggio di ieri, 9 agosto, dipendenti dei Commissariati P.S. di Gioia Tauro, Polistena e Cittanova traevano in arresto, in flagranza di reato, Napoli Antonio, nato nel 1982 a Morges (Svizzera), residente a Melicucco in Via Gen. Carlo Alberto della Chiesa, in quanto responsabile del reato di detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento. L’operazione di Polizia iniziava alle ore 10.40 circa quando personale di questo Commissariato, coadiuvato da personale dei Commissariati di Polistena e Cittanova, si portava in Melicucco presso l’abitazione del nominato in oggetto, al fine di effettuare una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi, ai sensi dell’art.41 T.U.L.P.S. All’interno dell’abitazione vi era la moglie del Napoli, la quale assisteva alle fasi della perquisizione, che per quanto concerne l’abitazione si concludeva negativamente.
Nel frattempo, altro personale si portava presso la Ditta EdilMercuri, sita a Melicucco, dove il Napoli presta la sua attività lavorativa. L’uomo veniva rintracciato e invitato ad accompagnare gli agenti negli appezzamenti di terreno rientranti nella sua disponibilità. Dopo aver condotto gli agenti in tre diversi appezzamenti di terreno, per ultimo, Napoliportava gli investigatori in un terreno sito in Contrada Pezzullo, agro del comune di Melicucco, terreno del quale Napoliaveva la piena disponibilità. Il fondo agricolo, coltivato a frutteto, è delimitato da una recinzione in rete metallica su tre lati, mentre il lato posteriore affaccia sulla SGC Ionio/Tirreno, delimitato da un terrapieno alto circa 3 metri d’altezza. Sul terreno vi sono: un casolare in muratura, ubicato proprio vicino al cancello d’ingresso e una costruzione in lamiera adibita a deposito di rottami d’auto, sita poco distante dallo stabile in muratura. L’unico accesso al fondo è costituito da un cancello di rete metallica elettrosaldata chiusa da un lucchetto di sicurezza. Al casolare in muratura si accede, invece, da una porta metallica chiusa da serratura e da lucchetto di sicurezza. Tutti i lucchetti e la serratura della porta del casolare, erano chiusi a chiave e venivano aperti grazie alle chiavi prese da NapoliAntonio presso la propria abitazione. Nel corso della perquisizione effettuata all’interno del casolare, personale operante, dentro il cassetto di un mobile in disuso, rinveniva una busta di cellophane di colore bianco che custodiva il seguente materiale: una Pistola, semiautomatica, marca Glock cal.40 avente matricola CVZ361, completa di caricatore contenente nr. 12 cartucce; un caricatore per pistola Glock rifornito con nr.13 cartucce cal.40;. una Pistola a tamburo marca Taurus cal.38 Special, avente matricola nr. OD241657 rifornita con numero 7 cartucce quindici cartucce cal.38 Special per pistola a Tamburo.
Il Napoli, alle contestazioni mosse dagli Agenti, rispondeva che quelle armi gli servivano per Capodanno e che a Melicucco tutti hanno almeno una pistola nascosta. Le suddette pistole riportano impresse e leggibili i relativi numeri di matricola. Tuttavia, da accertamenti fatti tramite il Centro Elaborazione Dati del Ministero dell’Interno, non risultano mai censite. Si tratta, quindi, di armi non registrate al Banco Nazionale di Gardone Val Trompia e, pertanto, sono da ritenersi clandestine. A seguito del rinvenimento di detto materiale, in considerazione della piena e indiscussa disponibilità del locale da parte del Napoli Antonio, questi veniva tratto in arresto. Dell’avvenuto arresto alle ore 12.00, lo scrivente dava notizia telefonica al Sostituto Procuratore della Repubblica di Palmi D.ssa Giulia Masci. Una volta concluse le operazioni preliminari, Napoli Antonio veniva condotto presso la Casa Circondariale di Palmi, dove veniva associato in regime comune a disposizione della Procura della Repubblica di Palmi.