• Dimensionamento scolastico, Loria e Longo (Prc): “Ancora una volta la destra antepone i propri interessi di partito a quelli della collettività”
    12/02/2012 | G. Longo, F. Loria | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Quando lo scorso 30 novembre abbiamo diramato la nota sul tema del c.d. dimensionamento scolastico all’ordine del giorno al consiglio provinciale di Reggio Calabria, fummo profetici nel portare alla luce che, tra le legittime proteste del mondo scolastico e di tanti sindaci preoccupati dalla perdita, peraltro ingiusta, di istituti, si stava in realtà consumando l’ennesima guerra intestina all’interno del centro destra calabrese. Difatti, questo conferma la recente nomina del commissario ad acta ordita dalla Giunta Regionale, procedura adottata solamente per il Piano di dimensionamento scolastico della provincia di Reggio Calabria, per una querelle tra la Provincia ed il comune capoluogo, gestito dagli Scopelliti Boys, che con un’azione di prevaricazione politica e forzatura giuridica, avevano tentato di imporre una proposta che non collimava con gli intendimenti dell’altra parte del centro destra reggino facente riferimento al Presidente della Provincia Raffa. Sia chiaro che, come avemmo a scrivere in precedenza, siamo fortemente critici con quanto imposto dai Governi Nazionali che in merito al comparto scolastico non possono continuare ad adottare solamente politiche di riduzione dei costi. Ma è altrettanto grave che negli enti, che poi sono chiamati a decidere, si consumino guerre intestine che a tutto servono tranne che a promuovere politiche per assorbire gli effetti dei tagli governativi. Si tratta dell’ennesima dimostrazione che il ras del centro destra calabrese antepone gli interessi particolari di quello che considera il proprio feudo, e cioè la città di Reggio Calabria, alla valenza complessiva di una riorganizzazione dell’offerta scolastica dell’intera provincia. Non ci spieghiamo altrimenti la bizzarra scelta di mettere a rilievo solamente le decisioni adottate per il comune di Reggio Calabria e non, ad esempio, per altre realtà che avevano avanzato proposte diverse dal piano poi deliberato dal Consiglio Provinciale. Una vicenda che chiarisce ancora di più quanto contano oggi gli organismi democraticamente eletti, e competenti in materia, rispetto a valutazioni che con ogni probabilità nascondono trame politiche che continueranno ad impedire una corretta valutazione e programmazione in settori altrettanto importanti di quello scolastico. A questo punto rilanciare l’idea della costruzione, sin da subito, da parte delle forze della sinistra di percorsi alternativi che si pongano in netta discontinuità su quanto sinora fatto rappresenta non solo la vocazione naturale di Rifondazione Comunista ma sempre più una necessità che siamo pronti a sostenere in ogni sede, nazionale e/o locale.