CINQUEFRONDI – C’è anche il Comune di Cinquefrondi fra quelli esclusi dal bando regionale finanziato con fondi POR e relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti. I motivi dell’esclusione sono esposti nell’allegato raggiungibile a questo sito. Dall’analisi delle motivazioni emergono errori formali, piccole ma sostanziali omissioni, ma anche esclusioni per mancato raggiungimento del punteggio minimo. Cinquefrondi rimane fuori per aver omesso di allegare il supporto informatico. Due le riflessioni: la prima di carattere prettamente formale. Le disposizioni inserite nei bandi sono chiare ed a pena d’esclusione, chi predispone la domanda di partecipazione ha l’obbligo di attenersi scrupolosamente ad esse ed analizzare, prima di spedire, la correttezza della documentazione. Dall’altro lato la problematica ambientale. La Calabria vive un momento tragico dal punto di vista ambientale con quotidiani problemi di conferimento dei rifiuti, chiusure e riaperture di discariche, dibattiti continui sulla necessità di procedere alla costruzione di termovalorizzatori e sul raddoppio dii un termovalorizzatore già sottoutilizzato, pare, nella prima linea funzionante.
In questo quadro, a fronte della assoluta necessità di compiere finalmente un deciso passo in avanti con l’incentivazione della raccolta differenziata, i comuni si fanno sfuggire l’occasione di avere un finanziamento finalizzato in questa direzione e solo per errori formali. Forse sarebbe ora di destarsi e di dare una scossa di qualità alla macchina organizzativo burocratica. Non è forse vero che i contratti decentrati prevedono la liquidazione di incentivi e risorse aggiuntive ai dirigenti per il raggiungimento di obiettivi? Non è forse previsto il contrario. La perdita della possibilità di accedere ad un finanziamento così importante per una comunità e per l’ambiente in cui vive per una semplice “omissione formale”, forse, può essere considerata come un elemento di disincentivazione.
Perdere il servizio di raccolta differenziata, oggi che tutti, finalmente, cominciano anche nella nostra realtà ad essere sensibili verso questo tema, costituisce una doppia sconfitta, la prima dal punto di vista ambientale e la seconda, ad essa collegata, dal punto di vista dell’economia familiare. Non differenziare vuol dire conferire in modo indiscriminato in discarica e, si sa, il conferimento si paga a peso. Più si differenzia e meno si conferisce in discarica, meno costa il servizio, più si potrebbe ricavare dal riciclo dei materiali . Alla fine, il venir meno del servizio causa il doppio danno, quello ambientale e, soprattutto quello economico, non per nulla all’interno del bando regionale era prevista la presentazione di un atto di impegno formale alla riduzione della tassa o tariffa sui rifiuti.
In attesa di recuperare il trentennale gap rispetto a realtà virtuose che in questo settore si sono destate già da tempo, restiamo a guardare quale sarà l’orientamento generale, nella speranza che i fondi possano essere in qualsiasi modo recuperati e, soprattutto, che gli addetti, facciano fino in fondo, correttamente e con più attenzione il loro dovere.