CINQUEFRONDI – Il tragico fatto di sangue che si è consumato ieri, attorno a mezzogiorno, nella centralissima via Veneto, fa ripiombare il paese nella paura e nell’angoscia. L’attentato contro un giovane del luogo è stato portato avanti con estrema freddezza in un posto dedito al passeggio e punto di incontro di tutti i giovani cinquefrondesi. Proprio per questo la preoccupazione di tutta la parte sana della popolazione che ancora riflette sulle conseguenze che l’attentato poteva avere, se i quel momento, fossero stati presenti i tanti “capannelli” di ragazzi che animano la strada in questione, in queste calde giornate d’estate. Come esponente del Partito Democratico ribadisco tutto il mio sdegno e protesta per questi avvenimenti che limitano la voglia di ripresa e di progresso che la nostra popolazione si aspetta. Già i gravi fatti di qualche mese fa avevano prodotto una ferita profonda nel nostro tessuto sociale che, con fatica, si stava cercando di far rimarginare. I fatti di ieri impongono a noi tutti un atteggiamento più dinamico ed attivo, in grado di portare non solo solidarietà ad una popolazione provata, ma idee e progetti in grado di far acquisire alla gente, la voglia di reagire, superando le apatie e le rassegnazioni.
Come consigliere comunale e dirigente del Pd, invito tutta la gente ad “occupare” le nostre piazze, le nostre vie, a fare di ogni spazio luogo di contatto e di discussione permanente. Abbiamo bisogno di riscoprire il valore ed il “sapore” dello stare insieme, del confronto, della valorizzazione della nostra realtà e delle nostre risorse. Non si esce dall’isolamento che ci sta caratterizzando, con la “fuga” nei paesi vicini e con l’abbandono dei nostri validi esercizi commerciali. È arrivato il momento in cui ognuno di noi debba sentire tutto l’orgoglio di essere figlio di questa realtà e di mettere tutta l’intelligenza, le proposte e la militanza, al servizio della crescita e del decollo della nostra Cinquefrondi.