• Dopo le rivelazioni sui suoi rapporti con esponenti della ndrangheta l’assessore reggino Morisani: “Se provati miei favori nei confronti di chicchessia rimetto la delega”
    11/11/2011 | Pasquale Morisani, assessore Reggio Calabria | Strill.it

    REGGIO CALABRIA –  Ho atteso qualche giorno per intervenire su di una vicenda giudiziaria in cui non sono indagato per valutazione sia del Gip che del Pm, a conferma della non rilevanza penale del mio operato, da sempre improntato all’affermazione di una azione politica ed amministrativa tracciata nel segno della legalità e della trasparenza. Ho atteso che la sovraesposizione mediatica, purtroppo speculativa e strumentale, raggiungesse il massimo elucubratorio, sovrapposta a quella di alcuni avversari politici, digiuni di stile così come di consensi, capaci soltanto di demonizzare e presumere sino allo spregio della persona ritenendo la violenza dello scontro politico l’unico metodo per conquistare l’elettorato che fino ad oggi li ha bocciati nelle urne; ma di tutto questo si occuperanno i miei Legali.

     

    Appartengo alla nobile stirpe del militanti politici avendo aderito, tredicenne, al Fronte della Gioventù l’organizzazione degli studenti e dei giovani lavoratori che si identificavano nella Destra Missina: una destra sociale e solidale che allora come ora mi appartiene per dottrina politica, per ideologia e per carattere. A quei tempi non era facile – e neppure conveniente – militare a Destra; oggi, che la mia Destra Sociale governa la mia Città consentendomi di avere ruolo in un progetto politico difficile ma ambizioso, mi torna alla mente quando, adolescente, crescevo nel rione Condera, ove la mia famiglia risiede da cinque generazioni mantenendo rapporti di buon vicinato con tutti, comprese le citate ed oggi definite “famiglie”. Nell’anno 2007 – dopo essere stato battuto proprio coi voti di Condera alla Presidenza della IV Circoscrizione – decisi di candidarmi al Consiglio Comunale della mia Città ottenendo 46 modesti voti a Condera ed 8 a Pietrastorta, consensi che comprendevano quelli dei miei familiari, di alcuni ex giovani missini come me e, certamente, di altri cittadini incensurati, come quelli che incontrai nel corso di una delle tante visite elettorali, in uso tra i candidati, nell’ufficio aperto al pubblico ove il Crucitti si intratteneva Oggi, dopo che con le elezioni del maggio 2011, suffragate dal consenso di circa 1200 reggini, di cui ancora soltanto 56 riconducibili al rione Condera, sono l’assessore ai Lavori Pubblici, ai Contratti ed agli Appalti della Città Metropolitana – che Scopelliti volle ed Arena persegue – coltivo gli stessi ideali che da ragazzino mi spinsero a lasciare il pallone a Condera per fare politica; non appartengo a mafie nè a centri di potere, mi identifico nel mio popolo e nelle mie idee.

     

    E’ questa la mia storia, la realtà dei miei rapporti politici, delle mie conoscenze con l’indagato, delle mie chiacchiere, del 2004, col Romeo che conosco da sempre. Credo che oggi, nell’era dei processi mediatici e del clima di sfiducia ed attacco alle Istituzioni rappresentative, sia necessario dar seguito alle parole con i fatti, con l’impegno quotidiano e la consapevolezza che sia tempo di etica pubblica e di responsabilità politica da testimoniare attraverso scelte inequivocabili segnate dall’ interesse collettivo e non da quello partigiano o di pochi privilegiati. Del mio fare v’ è traccia negli anni e sfido chiunque alla prova di un favoritismo o anche di un solo intento illecito, perpetrato o sostenuto nell’interesse di questi o altri signori; se di tale agire vi fosse un qualsivoglia riscontro, senza sollecitazione alcuna, rimetterei nelle mani del Sindaco la mia delega assessorile. Null’altro vi è da aggiungere se non che il mio impegno per questa Città continua e si rinnova, sempre più determinato, affrontando ogni giorno le difficoltà e continuando a lavorare, convinto del valore di questa battaglia per l’emancipazione socio-economica della nostra Comunità e che, alla lunga, ciò non potrà non incidere positivamente anche su chi, oggi, intende la Politica come un gioco al massacro. E che Iddio mi dia sempre la forza di esser libero da qualsivoglia bisogno e da ogni compromesso.

    Pasquale Morisani
    Assessore Lavori Pubblici ai Contratti ed agli Appalti della Città Metropolitana