REGGIO CALABRIA – Reggio ha oggi l’occasione e la possibilità di aprire una nuova fase e segnare un nuovo inizio al centro del quale siano assunti i valori della trasparenza, della legalità e dello sviluppo. La decisone del Consiglio dei ministri con la quale si è proceduto allo scioglimento del Consiglio comunale per contiguità con la ndrangheta rappresenta la dolorosa quanto inevitabile conseguenza rispetto al quadro impressionante ed inquietante che, al di là di singole inesattezze che dovranno essere opportunamente corrette, viene documentato dalla relazione prodotta dalla commissione d’accesso. E’ l’epilogo e l’inappellabile fallimento di un modo di amministrare la cosa pubblica contro il quale in questi anni il Pd si è coerentemente battuto, denunciando tale agire come estraneo all’interesse comune e contrario a quello dei cittadini. Un sistema politico- amministrativo fatto di sprechi e clientele, di gestione del potere opaca ed al di là delle leggi che ha spalancato le porte di palazzo San Giorgio ad una ragnatela di interessi e ad un robusto sistema di collusioni e contiguità che consegnano alla città una realtà amministrativa profondamente malata e da bonificare.
Se, nei mesi scorsi, di fronte al quadro devastante che veniva quotidianamente disvelandosi, anziché pensare a negare, nascondere o a girarsi dall’altra parte, gli amministratori e la classe politica del centro destra avessero agito con ponderazione e maggiore senso di responsabilità nei riguardi del bene comune, attraverso azioni reali ed efficaci di discontinuità, oggi probabilmente la città non si troverebbe in queste condizioni. Gli attacchi di questi giorni portati nei confronti delle forze di polizia, della magistratura, del prefetto, del ministro dell’Interno da parte di alcune forze del centro destra non servono certo alla città, anzi continuano ad infliggergli del male. Da parte nostra rivolgiamo ai Commissari insediatisi nella giornata odierna a Palazzo San Giorgio il saluto e gli auguri di buon lavoro per l’impegnativo compito che li attende nei prossimi 18 mesi, al fine di riportare alla normalità i conti pubblici dissestati ed operare per rimuovere le cause che hanno generato l’infiltrazione della ‘ndrangheta, assicurando loro una doverosa collaborazione nell’interesse esclusivo della città. Quello che adesso occorre a Reggio è lasciarsi alle spalle sterili e dannose polemiche o recriminazioni ed iniziare, invece, a riscrivere una nuova pagina della storia della città, lavorando sodo per portarla fuori dalla crisi nella quale è stata fatta precipitare.
Reggio deve saper reagire con grande maturità e fare quadrato attorno ad un progetto di ricostruzione, che ponga le basi per un futuro diverso, imperniato sulla legalità, l’affermazione delle regole e lo sviluppo e sia capace di mettere in luce e valorizzare le straordinarie e diffuse energie vitali presenti in ogni ambito della società reggina. In questo senso, l’impegno del Partito Democratico e del suo segretario nazionale Bersani sarà innanzitutto rivolto ad esigere dal Governo le risorse necessarie a scongiurare l’incombente dissesto finanziario e misure tese a far ripartire l’economia cittadina, così come ben sottolineato dalle organizzazioni imprenditoriali e produttive cittadine e dal sindacato. Il Pd, interpretando la richiesta che sale dalla comunità cittadina, intende mettersi al servizio dell’ineludibile necessità di un profondo cambiamento che restituisca fiducia e speranza alla città ed al suo tessuto economico, sociale e civile, affinché attraverso questo percorso possa riacquistare la centralità che merita e di cui è capace nell’ambito del panorama calabrese e di quello nazionale. In tale direzione sarà avviato, fin dai prossimi giorni, un dialogo ed un confronto con le forze politiche, sociali, culturali ed associative che hanno a cuore il futuro della città.