POLISTENA – Mentre da parte delle Istituzioni continua l’interesse parolaio – cosa peggiore del disinteresse – verso la grave situazione in cui versano i migranti di colore della Piana di Gioia Tauro (circa 800 della tendopoli – baraccopoli di San Ferdinando e circa 1500 “invisibili “ nelle campagne della Piana) c’è chi apre gli occhi e le mani per dare un po’ di sollievo a queste persone calpestate nella loro dignità. Sono in tantissimi, che agiscono nel silenzio ma concretamente. Un caso, va però segnalato. Si tratta di una iniziativa dell’imprenditore De Masi, noto all’opinione pubblica per le sue battaglie contro le banche usuraie. De Masi ha acquistato e consegnato a don Pino Demasi , referente di Libera e presidente dell’associazione Il Samaritano, 200 giubbotti pesanti perché siano distribuiti ai migranti.
Don Pino, nell’assicurare la distribuzione anche attraverso don Roberto Meduri, parroco del Bosco di Rosarno e attraverso l’associazione Il Cenacolo, ha ringraziato De Masi e si è augurato che altri imprenditori, in questo periodo natalizio, possano ricordarsi non solo dei migranti ma anche dei tanti poveri che vivono nel nostro territorio. Come ci ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la prossima Giornata della Pace “vi è un ulteriore modo di promuovere la fraternità – e così sconfiggere la povertà – che dev’essere alla base di tutti gli altri. È il distacco di chi sceglie di vivere stili di vita sobri ed essenziali, di chi, condividendo le proprie ricchezze, riesce così a sperimentare la comunione fraterna con gli altri”.