REGGIO CALABRIA – “E’ stato avviato un tavolo di lavoro per la redazione di uno studio di fattibilità presso l’Assessorato alle Opere Pubbliche e ai Trasporti della Regione Calabria, riguardante la riqualificazione e la riconversione del tratto delle Ferrovie della Calabria (ex Ferrovie Calabro – Lucane) Gioia Tauro – Cinquefrondi, attualmente sospeso, in pista ciclabile da destinare agli ambiti sportivo e turistico. Un percorso che ritengo virtuoso, condiviso in piena sinergia con l’Assessore Nino De Gaetano”. Ad annunciarlo il Vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che, al riguardo, ha voluto ribadire “la necessità di ridare valore e prospettiva ad una infrastruttura che è stata preziosa per la Piana di Gioia Tauro”. “Il tavolo di lavoro, che vede impegnati i tecnici della Regione Calabria – ha spiegato Francesco D’Agostino – andrà allargato coinvolgendo i sindaci del territorio interessati dall’opera e la Provincia di Reggio Calabria, dimostratasi sensibile attraverso il Presidente Giuseppe Raffa.
Conclusa la prima fase di studio – annuncia – andrà redatto un progetto di riqualificazione e riconversione della linea ferrata nel pieno rispetto dei vincoli ambientali, e secondo i principi della salvaguardia dell’identità del comprensorio e della valorizzazione di un pezzo di Calabria ancora troppo poco conosciuto”. “Basti pensare – continua – che le Ferrovie Calabro-Lucane, nel tratto in questione, attraversano straordinarie vallate dell’Aspromonte, foreste di ulivi secolari, fiumare suggestive come il Vacale, e borghi ricchi di storia e di cultura. Mettere insieme queste ricchezze coniugandole con le esperienze sportive e turistiche – prosegue D’Agostino – vorrà dire fornire risposte concrete alle comunità della Piana e all’esigenza di promozione del territorio. Lo sviluppo del turismo di qualità passa anche da questi interventi. Esperienze similari, già attuate in diverse regioni del Paese – ha sottolineato ancora – hanno già dimostrato la bontà di un percorso siffatto”.
Per Francesco D’Agostino “la linea ferrata andrà riconvertita in una pista ciclabile fruibile e sicura, mentre i caselli e le stazioni dovranno fungere da punti informativi e di ristoro per gli appassionati o i turisti che percorreranno il tracciato. Sono già al vaglio le possibili fonti di finanziamento dell’opera, al fine di dare copertura al progetto ed avviare un nuovo percorso di promozione per la Piana di Gioia Tauro”.
4 commenti
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La piana
14 maggio 2015 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Ma che cosa sta dicendo questo tizio??? Ma si rende conto delle sue affermazioni o parla a vanvera?
Vorrebbe smantellare ciò che resta di una infrastruttura di importanza vitale per la piana e sostituirla con IL NIENTE! Oliveiro ha cominciando male, sta continuando peggio e temo finirà ancora peggio!
Fatela finita signori politici, abbiamo bisogno di costruirle le infrastrutture e non di sfasciare quelle che ci sono! siete ridicoli!
Fbo
15 maggio 2015 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Non è una bruttissima idea, io vivo in Umbria e a Gubbio ciò è già stato fatto riscuotendo tanto successo, ma nella nostra piana non c’è lo stesso stile di vita umbro e ci sono esigenze diverse quindi credo sarebbe più interessante trovare una soluzione alternativa per valorizzare di più i comuni in cui passa la ferrovia.
Purtroppo chi governa ha interessi diversi e non ha voglia di fare grandi cose altrimenti sarebbe bello e utile riqualificare e ampliare la ferrovia con piccoli vagoni elettrici che facciano comunicare il litorale tirrenico con quello Jonico. Forse in questo caso la gente avrebbe più voglia di muoversi. Anche perché la bici la usiamo solo noi appassionati. Comunque appoggio tutto ciò che possa migliorare il nostro territorio.
PIETRO
16 maggio 2015 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Distruggere una infrastruttura esistente è da incoscienti. Con quello che succede sulle strade sarebbe meglio ristrutturare e ammodernare il percorso ferroviario non distruggerlo. Magari con treni elettrici senza fili: a fotovoltaico. Siamo in pianura. Idem quello per Sinopoli. Con la politica dei trasporti “su gomma” hanno chiuso le ferrovie della Piana e stanno “chiudendo” anche la ferrovia Nazionale. Fra qualche anno i treni arriveranno in Calabria solo una volta alla settimana. Ma quanti sono quelli che vanno in bicicletta da giusificare la “bella pensata”.?
antonio s.
16 maggio 2015 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Da quello che ho saputo non è prevista la rimozione delle rotaie ma una copertura removibile in materiale sintetico. Se questo serve a non lasciarla li senza nessun beneficio meglio così, fermo restando che la riapertura rimane la migliore delle ipotesi, ma ci saranno mai i soldi?