CATANZARO – La forte denuncia apparsa oggi sulla prima pagina de “Il Quotidiano” fa capire quanto è forte l’attenzione sulle Ferrovie della Calabria. I dati enunciati, pur trovando riscontro su carte fatte circolare, in queste ore, dall’azienda, non trovano totale fondamento nella realtà del processo produttivo della stessa. Se non conoscessi, l’etica professionale della testata oserei definire l’allarme lanciato “una denuncia ad orologeria”, visto che per domani 14 settembre, è in programma un confronto tecnico che vede impegnati, in un confronto complesso e responsabile, Azienda, Regione e Sindacati. Leggendo gli stessi dati e confrontando diversi “Cud” dei lavoratori, non trovo nessuna difficoltà, ad affermare che non è e non sarà il costo del lavoro la causa della crisi economica e finanziaria di Fdc. La crisi nasce dalle insolvenze, decennali, da parte del Ministero e della Regione Calabria. Insolvenze non solo di carattere economico ma soprattutto di indirizzo e di controllo di un’azienda ad esclusivo capitale pubblico. Ebbene inoltre rammentare che in Italia le FdC sono l’unica azienda “ex Concessioni Governative”, a non aver completato l’iter di trasferimento alla Regione, così come previsto dalla Legge Bassanini – giusto Accordo di Programma sottoscritto a Febbraio del 2000 – ed ancora in corso di definizione. Ciò premesso ed analizzando gli episodi susseguitasi, nelle ultime settimane, il detto “Tanto tuonò finché piovve” calza a pennello. Oggi più di ieri – dichiara A. Fiorenza – siamo convinti di dover contrastare la bufera di vento che può demolire le Ferrovie della Calabria. È ora che le strategie, aziendali ed politico-istituzionali, perpetuatesi in questi ultimi anni, svelino gli obiettivi. La Fit Cisl Calabria, unitamente alle altre OO.SS., contrasterà il tentativo da ultimo assalto alla “ carovana aziendale”, tenuta nel pantano di un lungo degrado economico/finanziario in cui “i debiti insoluti delle Istituzioni” (Ministero e Regione) sono la genesi della crisi attuale. Una crisi che, da molto tempo, sconta l’assenza di adeguate direttive di governo e di gestione aziendale, in grado di produrre l’atteso adeguamento, organizzativo e produttivo, fondamentale a garantire efficienza e sostenibilità economica, già insita nello spirito della Legge Bassanini e delle leggi regionali sul Tpl che si sono susseguite dal 2001 ad oggi. Non consentiremo che si consumi un possibile fallimento pilotato. “Giù le mani delle Ferrovie della Calabria” è e sarà il nostro slogan dei giorni avvenire. “Giù le mani dal Sindacato” e basta a generalizzazioni gratuite e fuorvianti che, da qualunque parte provengano, hanno il miserevole obiettivo di colpire il lavoro e le sue rappresentanze, addossandogli responsabilità che non hanno. Noi – afferma A. Fiorenza – ci sentiamo autorevolmente e responsabilmente impegnati a salvaguardare, come sempre, gli interessi del lavoro e della collettività. In quest’ottica restiamo fiduciosi nella continuità di un impegno, del Governo Regionale che , al fine di favorire il rilancio di FdC, ha già avviato l’accensione di un mutuo di 20 Mil.di €. Sarà necessario fare di più ma, in questa fase di crisi generale, è certamente un segnale di attenzione e di concretezza, da parte della Regione che fa ben sperare. Una Regione che anche nell’incontro del 7 Settembre, si è dimostrata consapevole che la crisi, di questa azienda, va affrontata in termini di straordinarietà e con l’ambizione politica ed istituzionale, mirata alla tutela di un “Bene Pubblico” e delle sue potenzialità di generare lavoro e servizi collettivi . La – Fit Cisl Calabria – continuerà a battersi, unitamente alle altre OO.SS., per il risanamento ed il rilancio delle Ferrovie della Calabria, nella sua “Unicità Plurimodale” perché funzionale ad avviare un più ampio processo di sostenibilità ed efficienza dei servizi per la mobilità collettiva . In questa ottica, la Fit Cisl, continuerà a perseguire l’obiettivo di costituire, anche in Calabria, “L’Azienda Unica Regionale del Tpl” funzionale alla realizzazione di quell’atteso “sistema integrato della mobilità collettiva” capace di generare efficienza e sostenibilità economica e finanziaria del comparto. A tal fine farebbe bene, la Presidenza della Giunta Regionale, ad attivare da subito, un apposito tavolo di concertazione con i rappresentanti degli Enti locali (Province e Comuni capoluogo), Associazioni datoriali e Sindacato.
Annibale Fiorenza
segretario regionale Fit Cisl