CINQUEFRONDI – La partecipazione dell’onorevole Gianni Pittella, vice presidente del parlamento europeo e candidato per ricoprire la carica di segretario nazionale del Pd, al convegno tenutosi lo scorso 12 ottobre presso la mediateca di Cinquefrondi ha lasciato tanto entusiasmo fra gli iscritti al partito e fra i numerosi cittadini presenti alla manifestazione.
Avevamo bisogno, sottolina il segretario della sezione Michele Galimi, di un messaggio forte, semplice, in grado di scuotere l’apatia che si registra all’interno del popolo del Pd della Piana. Pittella ha parlato di un partito che deve rompere l’autoreferenzialità di tanta parte di una classe dirigente che non è più in grado di leggere i drammi che vivono i meno abbienti ed i deboli. Una classe dirigente di burocrati che continua a polemizzare sul nulla, evitando di incidere sui problemi che penalizzano la gente e che impediscono ai giovani di avere un futuro. Secondo Pittella il partito deve saper dare ruolo alle sezioni, deve discutere con queste i problemi rilevanti, per arrivare ad una sintesi ed a dei progetti condivisi e partecipati.
Solo così si possono tamponare le spinte populiste e demagoghe che stanno premiando formazioni dilettantistiche ed improvvisate. Il parlamentare europeo ha ribadito ancora con forza che il Partito democratico deve perseguire una politica di uguaglianza che penalizzi le rendite parassitarie per arrivare ad una vera diminuizione degli oneri sociali che stanno paralizzando le nostre imprese creando masse preoccupanti di disoccupati. Nei riguardi dell’Europa, Pittella ha ribadito che bisogna dare più peso al parlamento a discapito di quella politica di austerità che stanno portando avanti i vari governi. Il vecchio continente, ha continuato l’esponente del Pd, non può essere sordo rispetto al grido di preoccupazione che viene lanciato dai deboli e dai giovani.Occorrre dare un ruolo alla Bce, sottraendola al controllo delle lobby per affidarla alla politica, sotto il controllo di un ministro del Tesoro d’Europa. La nostra ambizione, ha concluso, è la creazione degli Stati Uniti d’Europa, un sogno che si può concretizzare con l’impegno di tutti quelli che credono nella solidarietà e nell’uguaglianza.
5 commenti
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CONTROCORRENTE
16 ottobre 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Scuate è venuto a Cinquefrondi il vice-presidente del parlamento europeo? Ha ribadito, leggo tra le righe, ” Nei riguardi dell’Europa, Pittella ha ribadito che bisogna dare più peso al parlamento a discapito di quella politica di austerità che stanno portando avanti i vari governi. Il vecchio continente, ha continuato l’esponente del Pd, non può essere sordo rispetto al grido di preoccupazione che viene lanciato dai deboli e dai giovani”. Ma questo non è un grande avvenimento? A nessuno è venuto in mente di riprendere la manifestazione? Non c’è nessun tam-tam? E Galimi perchè manda comunicati? Evidentemente ciò non è importante per Cinquefrondi….forse se uno non ha il codazzo di persone di parte è inutile che faccia qualcosa per Cinquefrondi….della serie “solo se la faccio io una cosa va bene se la fanno gli altri UGUALE è da boicottare”…alla faccia della coerenza…
Saso
18 ottobre 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
L’Edicola di Pinuccio, come più volte detto, si basa sul contributo volontario di soci e simpatizzanti. Non è un lavoro né una attività retribuita. Non riceve contributi pubblici. Si sostiene nelle spese vive grazie a donazioni volontarie di piccole entità e a pochissime nonché esigue sponsorizzazioni (e nonostante questo, ogni anno, i soci devono mettere mano al portafogli per saldare affitti, bollette e quant’altro).
Detto questo, quando non riusciamo a seguire un evento è perché ognuno di noi ha un lavoro e degli impegni professionali: nel caso specifico, io personalmente avevo in programma di seguire e registrare la visita del vice-presidente del parlamento europeo ma, non essendo riuscito a liberarmi in tempo da un impegno professionale individuale, ho mancato l’evento. Me ne dolgo ma tant’è.
Non siamo un servizio pubblico pagato dai contribuenti, non siamo un azienda né una televisione tradizionale a partecipazione privata. Siamo, ribadisco, una associazione di volontariato.
Per quanto riguarda le allusioni e le illazioni (codazzo? tam tam? coerenza?), faccio notare come queste provengano sempre da commentatori “anonimi”. E, oltre a lasciare il tempo che trovano, meritano a mio parere la minima considerazione.
La forza delle proprie idee è proporzionale all’assunzione della responsabilità che ne deriva: se mi vergogno di firmare ciò che penso, forse ciò che penso non è degno di me.
Un caro saluto,
Salvatore Tigani
DELUSO
18 ottobre 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Bravo! Finalmente un esmpio di “figlio” della meritocrazia cinquefrondese sempre in prima fila nel progresso di Cinquefrondi che risponde per le rime a questi ignorantoni viziati. Continua così!!!!
DELUSO
18 ottobre 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Veramente il mio era un post ironico che seguiva gli altri da voi censurati in precedenza…e questo l’avete pubblicato..e Tigani vuole confrontarsi con lo schermo della censura dalla sua? Spero che vi ritorni presto il senso della realtà..tanto smania di protagonismo avete?
edicoladipinuccioredazione
19 ottobre 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Approfittiamo di questo spazio per chiarire i criteri che presiedono al lavoro giornalistico dell’Edp.
1. La libertà di opinione e di parola è garantita ai lettori, per ora anche a coloro che intendano mantenere l’anominato, a condizione che: non vi siano insulti, offese, illazioni gratuite nei confronti di chicchessia. Ne discende che i commenti e/o i contributi inviati dai lettori che non rispondano alle caratteristiche sopra indicate, vanno dritti in cestino.
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3. L’Edp non ricorre ad alcuna censura, non purga i testi, non nasconde argomenti e fatti, e parimenti non concede trattamenti di favore. L’Edp agisce secondo i canoni del giornalismo, che ricomprendono il diritto/dovere di non prestarsi a provocazioni, di controllare il contenuto editoriale, e di non concorrere ad abbassare ulteriormente il gia basso livello culturale del territorio circostante (a proposito di senso della realtà).
Infine, dato che non intendiamo candidarci a piacere a tutti, davanti a coloro che ciurlano nel manico alla ricerca di polemiche e/o zuffe verbali, siamo noi a fare un passo indietro, ma solo per ignorarli, e passare oltre. RIspetto alle osservazioni sopra pubblicate, è appena il caso di aggiungere che per quanto ci riguarda la vicenda è chiusa e che non ci presteremo oltre a vuoti litigi questi si, tipicamente locali.
Michele Carlino, responsabile dell’Edp