• Gioia Tauro, la Regione Calabria cerca un immobile per stoccare rifiuti da destinare all’estero. Tuona il sindaco Bellofiore
    "Non accetteremo in silenzio un’ulteriore mortificazione della nostra città"
    12/08/2013 | Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro | Comunicato
    renato bellofiore, sindaco di gioia tauro

    renato bellofiore, sindaco di gioia tauro

    GIOIA TAURO – La Regione Calabria ha emanato in data 9 agosto 2013 l’avviso pubblico per la ricerca nell’area portuale di Gioia Tauro di un immobile ad uso industriale da destinare a stazione di imballaggio e stoccaggio di rifiuti indifferenziati per il successivo conferimento in impianti extranazionali. In buona sostanza, a fronte della incapacità degli attuali siti di stoccaggio – e fra questi Gioia Tauro – di trattare la totalità dei rifiuti indifferenziati prodotti in Calabria, la Regione invece di puntare sulla differenziata decide di aprire un nuovo sito pericoloso per la salute dei cittadini sempre e soltanto a Gioia Tauro, e precisamente nell’area portuale. Il tutto nel periodo di ferragosto quando i cittadini di Gioia Tauro e della Piana sono in vacanza per le ferie estive e al loro rientro si ritroveranno l’ennesimo regalo della Regione guidata dal Presidente Scopelliti.

     

    Di fronte a questa scelta scellerata, assurda, ingiustificabile, il Sindaco di Gioia Tauro esprime il proprio rifiuto incondizionato a che la propria città e l’intera area portuale sia trasformata di fatto definitivamente in una pseudo discarica. Come se già non bastasse un inceneritore, la volontà della regione di raddoppiarlo, un rigassificatore, una centrale turbogas ed un depuratore che raccoglie i liquami di tutta la Piana. Durissima la reazione del primo cittadino gioiese, avv. Renato Bellofiore, per il quale “Non accetteremo in silenzio un’ulteriore mortificazione della nostra Città. La Regione, fino ad oggi sul concreto assente nell’affrontare le problematiche del Porto di Gioia Tauro – tantochè nulla ad oggi è riuscita a fare per i tanti lavoratori che vivono situazioni di disagio e di crisi occupazionale – si ricorda della più grande realtà economica del Sud Italia solo e soltanto per trasformarla di fatto in una pseudo discarica a cielo aperto. Ciò nell’assoluto disinteresse per le problematiche ambientali di una zona già satura degli effetti negativi derivanti dall’impianto di incenerimento dei rifiuti – per il quale è in fase di realizzazione il raddoppio. Io non ci sto a che i miei cittadini patiscano un doppio e inaccettabile danno discendente da una crisi economica dell’area portuale – mai affrontata con forza dalla Regione Calabria – e dalla distruzione dell’ecosistema naturale, oggi stupendo.

     

    Abbiamo investito nei progetti PISU per il recupero del Water Front della nostra Costa e ci ritroviamo di fronte al tentativo di vanificare i nostri sforzi per ridare un futuro ecosostenibile alla nostra terra. Ci spieghi il governatore Scopelliti perché è stato scelto il sito di Gioia Tauro rispetto a tutte le ulteriori possibilità e pensiamo agli altri porti calabresi? La mia Amministrazione e la città sicuramente non accetteranno nel silenzio questa distruzione “ scientifica” del nostro territorio e se del caso faremo le barricate perché la salute dei nostri figli e la tutela del nostro ambiente rappresenta la priorità assoluta di ogni programma politico onesto e orientato al bene comune.