CATANZARO Grande partecipazione dei lavoratori all’odierno sciopero regionale indetto da tutte le Organizzazioni sindacali regionali. Oltre il 90% dei dipendenti di FdC hanno incrociato le braccia per dire NO a qualsiasi percorso di dismissione dell’azienda o parte di essa e per rivendicare un serio programma di rilancio aziendale nella sua unicità plurimodale. È inaccettabile che sia il lavoro e la collettività più in generale, a scontare gli errori di gestione e soprattutto di un inadeguato indirizzo politico ed istituzionale, perpetuasi nel corso dell’ultimo decennio. Su questo continueremo ad essere intransigenti e nei prossimi giorni, tutte le OO.SS., si incontreranno per programmare ulteriori azioni di lotta che potrebbero culminare in una grande manifestazione a Roma, nei pressi del Ministero dei Trasporti per ribadire, anche in quella sede, la netta contrarietà alle iniziative, messe in atto, dal CdA e dal Management di FdC s.r.l. Contrarietà e decisa opposizione al “Piano Industriale” presentato lo scorso 14 Gennaio 2011, subito contestato dalle OO.SS. e, per quanto ci risulta, ad oggi non condiviso dalla Regione. Un piano industriale di corto respiro, caratterizzato da un abbozzato risanamento ragionieristico, finalizzato in tal senso ad abbattere il costo del lavoro, con il palese obiettivo di ridimensionare l’azienda attraverso la celata volontà a dismetterne pezzo dopo pezzo. La chiusura delle “Taurensi” e l’attivazione unilaterale della procedura di cessione dei servizi automobilistici, peraltro non prevista nel P.I. presentatoci, è una palese dimostrazione di questa volontà. È anche per questo che la crisi finanziaria delle Ferrovie della Calabria rischia di esplodere nella sua inattesa drammaticità, nonostante i “20 milioni di euro” garantiti dalla Regione Calabria (Delibera del C.R. 11.7.11). Per scongiurare ciò, come Fit-Cisl, sollecitiamo il “CdA di FdC” a bloccare l’efficacia della delibera di cessione dei servizi automobilistici e di mettere in campo azioni responsabili e costruttive in grado di cogliere il grande senso di responsabilità fino ad oggi dimostrato dalla Fit-Cisl e dalle altre OO.SS., impegnate a perseguire obiettivi di sostenibilità e di salvaguardia dei posti di lavoro. Non consentiremo di pregiudicare il futuro dell’azienda e quindi di oltre i “1000 lavoratori” che, quotidianamente, svolgono il loro lavoro al servizio della collettività, con professionalità e grande senso di responsabilità. Lo sciopero di oggi, quindi, è stata anche l’ennesima protesta tesa a ribadire, la netta contrarietà ad un Piano Industriale inadeguato a perseguire la giusta tutela del “Bene Azienda” e l’auspicato rilancio della stessa. In questa ottica, non condividiamo il controverso pensiero di quanti, in Calabria, vorrebbero far credere che la scissione, tra la gestione del trasporto su gomma da quello su ferro, produrrebbe il contenimento dei posti di lavoro in esubero. Questa, per noi, è la teoria di quanti in questi anni hanno pensato e lavorato per creare le condizioni a privatizzare gli utili ed a socializzare le perdite e, purtroppo, anche la crisi finanziaria delle Ferrovie della Calabria ha queste evidenti origini, radicati in una trasversale volontà politica ed istituzionale. A quanti pensano di continuare a perseguire ciò, assestando ora, il colpo finale, ribadiamo la nostra netta contrarietà e diciamo “Giù le mani dalle Ferrovie della Calabria” così come diremo “NO” a qualsiasi tentativo che contrasta con l’obiettivo di un serio rilancio e di riorganizzazione del Trasporto Pubblico locale in Calabria Il proficuo incontro sindacale, svoltasi giovedì 24, presso la sede della Presidenza della Giunta Regionale alla presenza del Presidente della Giunta Regionale On. G. Scopelliti e del Consigliere Delegato On. Fausto Orsomarso, ha generato una positiva attenzione ed una adeguata sensibilità su tutte le problematiche opportunamente focalizzate, trovando alla fine, adeguata convergenza sulla necessità di esplorare le soluzioni possibili (in sede Aziendale ed Istituzionale) per superare la crisi finanziaria, salvaguardare l’unicità aziendale, programmarne l’atteso rilancio nel contesto di una riorganizzazione del comparto. In tale senso, come FIT-CISL, abbiamo altresì chiesto l’attivazione di immediati interventi per la “Pianificazione e la Governance del Sistema” in grado di garantire la sostenibilità economica, l’integrazione e l’efficienza dei servizi sul territorio. A tal fine, auspichiamo che a breve, la Presidenza della Giunta Regionale, possa attivare un apposito tavolo di concertazione con i rappresentanti degli Enti locali (Province e Comuni capoluogo), Associazioni datoriali e Sindacato.
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Grande partecipazione allo sciopero di oggi. La Fit-Cisl: I dipendenti dicono no alla dismissione delle Ferrovie della Calabria26/08/2011 | Comunicato di A. Fiorenza e A. Procopio, Fit Cisl | Strill.it