REGGIO CALABRIA – Lo scioglimento anticipato di un Consiglio Comunale eletto democraticamente dal popolo è sempre un atto eccezionale e di stravolgimento delle normali regole della partecipazione più ampia. Per l’assunzione di un provvedimento di tal tipo vi devono essere delle condizioni estreme e particolari. L’attuale normativa non è precisa e lascia ampia discrezionalità a chi deve assumere il provvedimento. Ed allora si assiste a casi in cui lo scioglimento appare una “forzatura” e casi in cui non viene nemmeno inviata la Commissione d’accesso, pur in presenza di elementi altamente inquietanti e di vero condizionamento all’azione amministrativa.
Premesso ciò, lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria non può essere supportato solamente in quello che si legge nel relativo provvedimento. E’ troppo poco per assumere tale atto pesantissimo per l’intera città. Lo affermo come avvocato e studioso del diritto. Se si dovesse limitare l’azione del Ministro a tale esclusivo atto, la questione appare molto inquietante perchè si dovrebbero sciogliere moltissimi comuni della Provincia, della Regione e dell’intera Italia. Vi sono stati e vi sono fatti di maggiore pesantezza e rilevanza che per altri enti non sono stati portati all’attenzione delle Istituzioni con la stessa celerità ed efficacia. Questo è molto strano. Spero che nel prosieguo tante cose si possano chiarire. Altrimenti si potrebbe cominciare a concretizzarsi l’affermazione di chi grida al “complotto” contro un’intera città.