• Grave emergenza per le famiglie calabresi. Il Forum delle associazioni chiede un incontro alla Regione sui rimborsi medici
    25/04/2012 | A. Leo, Forum associazioni familiari Calabria | Comunicato

    LAMEZIA TERME – “Dalla Regione Calabria ci attendiamo più attenzione e sollecitudine verso le tantissime famiglie che vivono in situazioni al limite della povertà, e non provvedimenti a pioggia dotati di risorse economiche insufficienti che richiedono molti mesi prima di essere concretamente erogati. Inoltre, a livello di governo centrale devono pure porsi il problema che alcuni limiti al reddito familiare fermi al 2001, cioè prima dell’entrata in vigore dell’euro, sono anacronistici e deleteri, e vanno perciò adeguati al costo della vita attuale”. Lo afferma preoccupato in una dichiarazione alla stampa, Antonino Leo, presidente regionale del “Forum delle Associazioni Familiari” che riunisce anche in Calabria organismi e movimenti associativi e di volontariato del mondo cattolico, a conclusione di un giro di incontri tenuti nelle varie realtà provinciali.

     

    Sulla realtà calabrese Antonino Leo fa riferimento alle tante famiglie che si sono dovute sobbarcare forti spese per i viaggi e per prestazioni mediche specialistiche usufruite in centri ospedalieri del Nord Italia e di altri centri europei, e che da tre anni attendono i rimborsi previsti dalla legge 8 del 1999 sulle “Provvidenze in favore di soggetti affetti da particolari patologie”. “Di questo intenderemo parlare con l’assessore regionale alle politiche sociali Francescantonio Stillitani, al quale abbiamo chiesto un urgente incontro allo scopo di esaminare la grave situazione esistente in Calabria e sollecitare interventi rapidi e risolutivi”.

     

    “La crisi economica e finanziaria italiana sta colpendo dolorosamente molte famiglie calabresi”, afferma Antonino Leo che rivela di essere destinatario di “diverse lettere di richieste di aiuto, dove vengono segnalate anche bellissime iniziative di solidarietà e di vicinanza – ad esempio, mercatini di prodotti biologici e vendita di dolci fatti in casa – ma dove in tutte c’è la disperata richiesta di avere il sostegno della collettività e dunque, delle istituzioni pubbliche”. Rifinanziata a gennaio dopo tre anni di bilanci a zero, la legge 8/1999 sui rimborsi per i viaggi della speranza – dice il presidente del Forum delle famiglie cattoliche – adesso deve essere attuata e come al solito l’istruttoria sarà lunga e difficoltosa per l’utenza che vive distante da Catanzaro. All’assessore Stillitani chiederemo perciò, che “sia dato un taglio alla duplicazione di documenti e fotocopie” e l’erogazione sia sollecita. Come pure sarà chiesto un aumento del capitolo di spesa proprio perché quello stanziato per il 2012 si presenta inadeguato a soddisfare tre anni di mancati rimborsi”.

     

    Altra questione che evidenzia come la questione famiglia sia un grave problema aperto in Italia, che in Calabria assume dimensioni devastanti, è il caso evidenziato da una vedova di Vibo madre di un figlio minore disabile grave, che non può essere dichiarato fiscalmente a carico, perché il ragazzo percepisce una pensione di nientemeno che 3100 euro l’anno, in pratica 238 euro al mese. Trattamento economico risibile oggi che, però, supera il limite di legge di 2840 euro, cioè i 5 milioni di vecchie lire fissato nel 1986 e mai più da allora cambiato. Fatto questo, che  impedisce alla signora di poter usufruire di (altre) deduzioni e detrazioni fiscali utili per portare altre piccole risorse al bilancio familiare.

     

    I vertici associativi del Forum della Calabria hanno interessato alcuni parlamentari affinché nel corso del dibattito sulla “delega fiscale” al governo, venisse presentato un emendamento volto ad adeguare, in caso di figli disabili, quel vecchio valore e (così) innalzare il limite di reddito per essere considerati fiscalmente a carico a quello della pensione minima dell’INPS. “Su questo emendamento – dichiara il presidente Antonino Leo – che è una misura di grande equità e giustizia sociale  e che non comporta nessuna spesa aggiuntiva da parte dello Stato, chiediamo il sostegno di tutti i parlamentari della Calabria”.