CITTANOVA – Un cranio conteso può cambiare la storia di un paese e la percezione su un pezzo di identità condivisa. L’antropologa Maria Teresa Milicia, docente presso l’Università di Padova, questa dinamica l’ha capita con l’esperienza. Il suo volume, “Lombroso e il Brigante”, edito da Salerno, e dedicato alla vicenda del brigante Giuseppe Villella, ha rotto gli schemi classici della lettura meridionalista e nostalgica: la concezione degli uomini e delle cose tanto cara ai neo borbonici. Il cranio di Villella, ecco il punto, non sarebbe appartenuto ad un eroe della lotta ai piemontesi, ma più semplicemente ad un “brigante” di paese.
Ed ecco che scattano le critiche all’autrice e al libro, e la versione dei fatti fornita da Milicia si trasforma in una contesa di carattere nazionale, capace di scuotere le fondamenta stesse della teoria di Lombroso. Qualche settimana fa l’antropologa di origini cittanovesi avrebbe dovuto presentare il volume a Motta Santa Lucia, paese natale di Villella. Poi qualcosa è andato storto: contestazioni e polemiche hanno spinto il sindaco di quel paese a rinviare ad altra data l’appuntamento.
L’importanza della storia – Ma le polemiche non possono fermare il pensiero culturale e scientifico. Giovedì 10 aprile, alle 10,30 presso il centro congressi della Bcc di Cittanova, il volume “Lombroso e il Brigante” verrà spiegato ai cittanovesi. L’evento, promosso e organizzato dall’Amministrazione comunale di Cittanova, vedrà gli interventi dell’Assessore alla Cultura, Maria Grazia Sergi, del Sindaco, Alessandro Cannatà, il direttore del Museo Lombroso, Silvano Montaldo, dell’autrice del libro, Maria Teresa Milicia, e del preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Macerata, Francesco Adornato. Un tavolo di grande prestigio che discuterà di una pagina di identità calabrese ancora non del tutto chiara.
L’importanza del confronto – «Siamo molto contenti di poter offrire ai cittadini del nostro comprensorio una visione nuova e credibile di un pezzo di storia condivisa che, evidentemente, ha bisogno di essere ancora approfondita». Ad affermarlo il Sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, che a due giorni dall’appuntamento, sottolinea l’importanza della verità del racconto storico. «La lettura lucida del passato – ha spiegato – non si può piegare a logiche di conservazione o di convenienza. Questa Amministrazione comunale lavora da sempre in questo senso. La ricerca delle radici deve essere un fatto chiaro, limpido, senza condizionamenti. Apprezziamo lo sforzo intellettuale della docente Maria Teresa Milicia, e riteniamo che il suo contributo qualificato debba essere discusso e presentato ai cittadini».